Gentile direttore le chiedo nuovamente un po’ di spazio…
Caro Marcello Melloni, il sig. Rossi conosce perfettamente le vicende centesi, sia per motivi lavorativi che politici; anzi, che il mondo non finisse a Dosso di Sant’Agostino lo dicevo e scrivevo già anni fa, quando Piero Lodi, contro ogni logica, volle mettere i semafori sulla Ferrarese nell’abitato di Corporeno, e Toselli nulla disse sulle code che da sotto casa sua (a quanto lei dice) si prolungavano fino alle soglie del suo ex-municipio. E che entrambi poco abbiano capito di come il capoluogo abbia esigenze e priorità evidentemente sottostimate, lo dimostra la proposta di Toselli di fare “navette” dalle frazioni verso il centro; pur abitando a poche centinaia di metri dalla zona industriale di Cento, evidentemente l’ex sindaco di Sant’Agostino non si avvede che ormai le macchine, non solo di casumaresi o bevilacquesi, ma dei pendolari di mezza provincia, strabordano in ogni anfratto di via Ferrarese: bisogna pensare a parcheggi, viabilità, ad evitare l’incidentalità dentro Corporeno (che, lei mi insegna, Toselli dovrebbe conoscere palmo a palmo) ponendo le basi per percorsi alternativi a quello attuale. Altro che “navette”, caro Melloni. Cento è la capitale industriale del Ferrarese, e le navette non vanno bene nemmeno per giocare ai laghetti del parco dei Gorghi.
Andrea Rossi