Aveva colpito a Ferrara, lo scorso 10 dicembre 2015 e 12 gennaio 2016, facendo leva sui sentimenti, sull’ansia e sulle preoccupazioni provocate nelle persone anziane, assillate dal poco tempo a disposizione per rendersi conto che era una truffa. La telefonata alle ignare vittime 80enni asserendo di essere l’avvocato del lor figlio che aveva cagionato un incidente stradale e doveva pagare subito i danni altrimenti sarebbe finito in carcere e che si sarebbe presentato un carabiniere per ritirare i soldi. Di lì a poco suonava alla porta “il carabiniere” e, nel primo caso accertato, la vedova pensionata in preda alla paura, consegnava 2000€ in contanti ed alcuni monili in oro. La stessa scena si ripeteva a gennaio in danno della seconda pensionata che era costretta a consegnare subito un acconto di 900€, tutto quello che aveva, impaurita per non far avere problemi al figlio. I carabinieri di Ferrara, particolarmente impegnati nel contrasto a questo odioso crimine, hanno raccolto le testimonianze, incrociato i dati e sviluppato tutti gli accertamenti con pazienza certosina ed il lavoro realizzato, condiviso dalla Procura della Repubblica di Ferrara, dott. G. Tittaferrante, ha consentito di richiedere l’emissione di una misura cautelare. In un primo parziale accoglimento a carico del falso carabiniere è stato ritenuto sufficiente e disposto l’obbligo di dimora in un comune esterno alla provincia estense. Successivamente, a seguito di appello della Procura, il Tribunale di Bologna- Sezione Impugnazioni Cautelari Penali ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere. L’indagato, di fatto irreperibile, ha impegnato non poco i carabinieri per la sua localizzazione e cattura. Grazie alla collaborazione dell’Arma campana ed in particolare della Stazione di Napoli Marianella, i militari dopo oltre 8 ore di appostamenti lo hanno arrestato ad Aversa, in provincia di Caserta. Il Becchimanzi, 36enne, di origini napoletane, pregiudicato, dopo le procedure di legge è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale. I carabinieri continuano la loro attività in favore delle fasce deboli non solo con l’azione di contrasto ma anche con molta prevenzione ed opera di sensibilizzazione con opportuni incontri con la cittadinanza. Si allega la foto dell’arrestato e, qualora altre vittime lo riconoscessero, possono contattare i carabinieri di Ferrara per comunicarlo agli inquirenti.