“Ci piace ricordare il nostro professore Ivano come un uomo buono; fu un grande insegnante di fisica e fu altrettanto buono nel farci capire cosa ha veramente valore nella vita. Se la scuola oggi è quella che è occorre ringraziarlo per il suo contributo”, con queste esatte parole i “ragazzi del ‘92”, hanno ricordato il loro insegnante Ivano Veronesi al quale l’ISIT “Bassi Burgatti” ha voluto dedicare il rinnovato Laboratorio di Fisica. La cerimonia di intitolazione si è svolta sabato scorso alla presenza di numerosi ex-studenti, colleghi e personale della scuola che hanno avuto la fortuna di conoscere il professore prematuramente scomparso nel 2012 colpito da una malattia fulminante. I famigliari del prof. Veronesi hanno potuto raccogliere gli attestati di stima che sono venuti dal Dirigente scolastico ing. Sardini che si è commosso nel ricordare la figura del collega evidenziandone la professionalità fin da quando ha iniziato la carriera all’IPSIA centese, anche l’ex Dirigente Borsarini è intervenuto alla cerimonia sottolineandone la figura umana. A nome degli studenti è intervenuta Beatrice Farioli che ha raccontato alcuni aneddoti che hanno suscitato emozioni nei presenti che hanno rivisto “proiettate” le immagini del professore “preciso e dedito al lavoro ma anche scherzoso e dall’animo leggero, tanto esile nella figura quanto tenace quando si trattava di difendere le scelte per ammodernare il laboratorio di Fisica…” che da oggi porta il suo nome. Si potevano scorgere sorrisi nostalgici fra gli intervenuti mentre Beatrice ricordava le gite scolastiche ai musei della scienza o i tornei di ping-pong organizzati dal professore nei momenti ludici. L’amico ed ex collega prof. Scafuri ricorda, con un velo di commozione, la bontà dell’uomo che, innamorato della sua materia, riusciva ad essere rigoroso nell’insegnamento quanto affabile quando a fine lezione si confondeva con gli studenti per condividere i loro problemi. E’ facile capire quindi perché erano tanti gli ex studenti, molti dei quali oggi laureati, che hanno voluto omaggiarlo e che hanno applaudito a lungo quando è stata scoperta la targa posta all’ingresso del Laboratorio di Fisica.