Sergio Zanni (Ferrara, 1942), presenta al Magi’900 un’ampia selezione di sculture dell’ultimo periodo realizzate in terracotta colorata, in una intensa personale curata da Valeria Tassinari. Opere fuori dal tempo, improntate ad una figurazione evocativa, che richiama e rilegge la tradizione dell’arte classica, e insegue una sapienza arcaica e perduta, tra mito e filosofia, Oriente e Occidente, archetipo e modernità. Viaggiatori, naufraghi, divinità perdute che invitano al silenzio e all’immersione nel profondo, accompagnano il visitatore in un percorso di contemplazione e riflessione sospeso sul ciglio della storia. Sculture volutamente anacronistiche, lontane dal fragore del contemporaneo, per riflettere sul passato e su ciò che è eternamente attuale: inseguendo la vocazione dell’arte a farsi guida del pensiero, Zanni propone una selezione dei suoi personaggi ricorrenti, viaggiatori inquieti ed eternamente inattuali. Con questa ampia esposizione, che raccoglie oltre trenta opere tra le quali alcune di grande formato e diverse opere inedite, lo scultore ferrarese costruisce un itinerario che attraversa tutta la sua poetica, passando per i temi chiave della sua ricerca. Una riflessione intensa sull’arte e sul ruolo dell’artista, espressa attraverso una modellazione elegante e personale della terracotta, tecnica d’elezione dell’autore.