Il Comune di Cento dovrà fornire informazioni più esaustive alla Regione, in merito al (semi)fallimentare progetto di riqualificazione dell’area un tempo destinata a discarica, in località Morando. In sintesi, era prevista nella zona la piantumazione di alberi, tra cui 180 frassini, 135 aceri, 90 ciliegi, 1760 noccioli e così via, che sarebbero dovuti sorgere nell’area. Ma che – si apprende dalla risposta data dall’assessore Paola Gazzolo al consigliere regionale Ln, Marco Pettazzoni – nel 50% dei casi circa, non ha attecchito. “Le parole dell’assessore ci confermano – spiega Pettazzoni – che, su una superficie di 7,5 ettari, solo 3,6 è coperto ora da vegetazione arborea artificiale (siepi, alberi e cespugli). Mentre il terreno ha rigettato il 50% delle piante che erano state piantate sulla superficie dell’ex discarica”. “Un fatto grave”, secondo Pettazzoni, perché “denota chiare mancanze, che devono essere accertate e sanzionate, perché di mezzo ci sono soldi pubblici”. Pettazzoni chiede ora il “sopralluogo di Arpa e carotaggi nel terreno per accertare le responsabilità e capire quali danni abbia causato l’incuria di questi anni” e invita la Regione a chiedere conto al Comune di eventuali mancanze o omissioni. “Mi chiedo – aggiunge Pettazzoni – come e perché l’amministrazione non abbia controllato. Ricordo che il sindaco è autorità sanitaria locale, ha responsabilità sull’igiene pubblica e sulla salubrità degli ambienti. Penso che un sindaco serio, di fronte a casi come questo, dovrebbe essere disposto a incatenarsi davanti alle autorità competenti, se necessario, pur di ottenere il necessario decoro e le necessarie manutenzioni dell’area, soprattutto in considerazione del fatto che l’investimento è costato denari pubblici per circa 250 milioni di vecchie lire, sui quali un amministratore pubblico ha responsabilità e doveri precisi”.