Uno sportello impresa in Comune, un tavolo partecipato per affrontare i temi del rilancio economico, della pressione fiscale, della burocrazia, un’iniezione di risorse – da parte del Comune – al settore manifatturiero, nuovi percorsi di avviamento professionale. Tanti gli argomenti affrontati ieri dal confronto tra il candidato sindaco Diego Contri (presenti con alcuni esponenti delle liste a suo sostegno, Marco Pettazzoni per la Lega Nord ed Emanuele Boccafoglia per Progetto Centese) e Confartigianato Cento, rappresentanto dal presidente Graziano Gallerani e dal direttore Donato Toselli. Al centro del tour tra le categorie economiche (la seconda tappa, dopo Confesercenti): le attività produttive e il rilancio dell’impresa e del lavoro. Confartigianato ha chiesto adeguato riconoscimento al manifatturiero, che è “il maggior contribuente del Comune”, tagli alla burocrazia, “freno per le aziende”, il rilancio della cultura d’impresa, investimenti, infrastrutture. Richieste “condivise in toto” da Contri, che ha chiesto all’associazione di formalizzare le proprie proposte che diventeranno “parte integrante del nostro programma”. “I costi che oggi gravano sul settore sono insostenibili, penso – ha detto il candidato – alle tariffe rifiuti e al salasso fiscale imposto sui capannoni. E’ chiaro che chi contribuisce in maniera importante alla ricchezza del Comune deve avere un adeguato riconoscimento e non può essere considerato come un bancomat da spremere”. “Oggi investire è eroico, chi lo fa compie la più grande azione politica, creando posti di lavoro e arricchendo i territori. Ecco perché occorre incentivare i modelli imprenditoriali, collaborare con le scuole, diffondere la cultura d’impresa, prevedere incentivi, anche fiscali, per i nuovi insediamenti e per quelli a più alto valore occupazionale”. Contri ha guardato anche al mondo della scuola: “Puntare – ha detto – sulla formazione al manifatturiero, per valorizzare anche le professioni manuali, le abilità, il saper fare”. A proposito di sviluppo e di lavoro, un tema che ha destato particolare attenzione è stato quello della Cispadana: “Abbiamo accolto con grande favore la notizia dello sblocco dell’opera. Ora bisogna garantire a tutte le categorie e le rappresentanze pieno coinvolgimento nelle scelte. Il nuovo collegamento passerà da qui, sarà un’occasione storica, che insieme dobbiamo cogliere”. “Siamo federalisti, il primo principio a cui ci ispiriamo è che le tasse e la ricchezza prodotta sul territorio devono rimanere sul territorio e qui reinvestita, a servizio di tutta la comunità e per il rilancio e lo sviluppo economico”, ha detto Pettazzoni. “La politica – ha aggiunto Boccafoglia – non può guardare con diffidenza chi fa impresa, questo atteggiamento ideologico è controproducente e non fa il bene della comunità”, “l’amministrazione deve invece coinvolgere gli imprenditori sul territorio e attrarre investimenti, con il diretto interessamento e la mobilitazione in prima persona del sindaco’”. “Non utopistico – ha aggiunto Boccafoglia – pensare anche a un incubatore d’impresa”