Di Giuliano Monari
È stata l’edizione del rientro in centro quella del ‘ritorno al futuro’ del carnevale di Cento. Un’edizione che, nonostante il meteo non proprio a favore, ha chiuso positivamente con un buon afflusso di pubblico e grande spettacolo dei giganti di cartapesta. E i Toponi, con ‘la maledizione di Casanova’, fanno incetta di tutto quello che c’era da vincere: oltre al primo posto assoluto hanno vinto anche per i migliori costumi, miglior gettito e migliore coreografia. Seconda l’associazione Risveglio con ‘il ruggito di Eva’, terzi i Ragazzi del Guercino con ‘Re carnevale la l’Ente magica’, quarto il Riscatto con ‘Thorkel l’invincibile guerriera d’Europa e quinti i Mazalora con ‘Nel segno del toro’. Delusione, invece, tra i ‘puristi’ del carnevale ed affezionati alle tradizioni che sono andati a casa bagnati (per la pioggia battente) ma a bocca asciutta, con un testamento atipico della maschera locale: Tasi. “Ci sono le elezioni” e quindi – in una sorta di politicamente corretto – il pungente e temutissimo testamento – stavolta ha segnato il passo. Unico lascito la Volpe, donata a Manuzzi delle Ceramiche Sant’Agostino “nella speranza che non subisca alcuna angheria”.