Il Comune di Cento ha aderito all’iniziativa nazionale di Telefono Azzurro, nella Giornata di lotta alla pedofilia e alla pedopornografia che si celebra il 5 maggio di ogni anno. E lo ha fatto illuminando di azzurro, il colore che contraddistingue l’Associazione, il Palazzo del Governatore e Piazza Guercino.
Così come Roma, che ha illuminato il Campidoglio, anche Cento nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 maggio, ha dato un segnale forte e chiaro contro questa emergenza sociale.
La Giornata Nazionale di lotta contro la pedofilia e pedopornografia è stata istituita dal Governo nel 2009, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e tutelare, con la prevenzione, i minorenni.
L’associazione Telefono Azzurro da sempre si applica fortemente per garantire i diritti di bambini ed adolescenti da qualsiasi forma di violenza; ed in questo ambito ogni anno presenta, in occasione della Giornata Nazionale contro la pedofilia e pedopornografia, statistiche, aggiornate sul fenomeno, utili a poter applicare una sempre più efficace prevenzione, interrompendo le ultime tendenze di questi circuiti viziosi, presenti in ogni ceto e contesto, aggravatesi specialmente in seguito alla diffusione dei social network, attraverso cui spesso con profili fake i pedofili, sotto false maschere, tentano adescamenti di minori.
Per questa 6ª edizione Telefono Azzurro ha richiamato l’attenzione all’evento della Giornata Nazionale contro la pedofilia e pedopornografia facendo illuminare d’azzurro, tra la notte di domenica 4 e lunedì 5 maggio, il Campidoglio a Roma e invitando tutti i comuni italiani a partecipare, illuminando un proprio palazzo o monumento.
Il 5 Maggio, inoltre, si è svolto a Roma presso il Senato della Repubblica il convegno di Telefono Azzurro “Pedofilia: usciamo dal silenzio”; l’evento con il patrocinio e la partecipazione del Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, ha visto gli interventi delle Istituzioni, di esperti del settore e dell’informazione ed ovviamente la partecipazione di gruppi di ragazzi, così da poter permettere loro un attivo coinvolgimento.