Martedì 9 febbraio, il tribunale di Ferrara ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti dell’ex direttore generale del comune di cento, Gilberto Ambotta, per la violazione della legge sulla stampa 8 febbraio 1948, n.47, che all’art. 20 – asportazione, distruzione o deterioramento di stampati – recita: “chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano osservate le prescrizioni di legge, allo scopo di impedirne la vendita, la distribuzione o la diffusione, è punito se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
Si legge nella nota diramata dallo stesso Mirco Gallerani:
L’EX DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE DI CENTO
GILBERTO AMBOTTA CONDANNATO
a 4 mesi di reclusione oltre al risarcimento del danno immediatamente esecutivo di €. 4.000,00
Martedì 9 febbraio u.s., il Tribunale di Ferrara in composizione monocratica, ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti dell’ex direttore generale del Comune di Cento, Gilberto Ambotta, per la violazione della Legge sulla stampa 8 febbraio 1948, n.47, che all’art. 20 – ASPORTAZIONE, DISTRUZIONE O DETERIORAMENTO DI STAMPATI – recita: “Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano osservate le prescrizioni di legge, allo scopo di impedirne la vendita, la distribuzione o la diffusione, è punito se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
La denuncia era partita da Mirco Gallerani, direttore responsabile del mensile CENTOperCento, dopo aver appurato che Gilberto Ambotta aveva prelevato da un’edicola di Cento tutte le copie del n. 46 messe a disposizione dei lettori, e solo dopo che Ambotta non aveva dato corso alla richiesta di restituzione del consistente numero di giornali asportati.
Il fatto risale a giovedì 23 settembre 2010 ed il gesto di Ambotta era da attribuirsi al fatto che il giornale riportava un commento ed una notizia a lui non gradita.
CENTOperCento, attraverso i suoi legali, aveva cercato in più circostanze di ricomporre bonariamente la vicenda con la riparazione delle spese per la ristampa del giornale, da parte di Ambotta, il quale ha ritenuto invece di dar corso al processo, respingendo la proposta transattiva.
Nel corso del giudizio Mirco Gallerani si è costituito parte civile difeso dall’avv. Beatrice Capri.
La sentenza di condanna prevede, inoltre, la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica perché valuti le dichiarazioni rese dal teste Flavio Tuzet, ex sindaco di Cento, testimone citato dalla difesa di Ambotta, in quanto la sua esposizione dei fatti ha destato non poche perplessità.
CENTOperCento PROSCIOLTO
Nella stessa giornata di martedì 9 febbraio u.s., la Corte d’Appello di Bologna ha riformato la sentenza del Tribunale di Ferrara del 16 marzo 2010, che aveva condannato per diffamazione a mezzo stampa Pasquali Massimo, all’epoca direttore responsabile di CENTOperCento, e Mirco Gallerani redattore dell’articolo incriminato; entrambi difesi dall’avv. Beatrice Capri.
L’articolo in questione, dal titolo “Il Faraone”, era apparso sul n.8 del mensile nel luglio 2007 e la querela era stata promossa dall’ing. Raffaele Alessandri, all’epoca direttore generale di CMV Servizi e CMV Energia.