“La scelta dell’Amministrazione Comunale, all’indomani del terremoto, di non organizzare al di fuori del centro storico cittadelle di negozi dopo un anno si sta rivelando giusta”. Questo, in sintesi, il pensiero della Segreteria Comunale del PD di Cento e del Gruppo Consigliare PD Cento diffuso attraverso una nota stampa che prosegue: “Lungimirante anche quella di mantenere tutte le manifestazioni (fiera, carnevale, mercato, teatro) seppure a poche centinaia di metri dal centro e in modo non certo usuale ha consentito alle persone di iniziare a riconquistare la fiducia di riappropriarsi della città. Questi incontestabili fatti e non parole fanno sembrare pretestuose le recenti critiche al carnevale notturno e alla ripresa dei posteggi a pagamento che sono state fatte da certe forze politiche con l’accusa di voler uccidere il commercio e di conseguenza il centro storico. Il chiaro e più volte ribadito disegno della Giunta Lodi di infondere fiducia e soprattutto di investire per la ripresa del centro trova continue conferme sempre più concrete e certe. Oggi – prosegue la nota -, con la nutrita serie di manifestazioni che in luglio e agosto animeranno la città e l’incentivazione ai dehors con il dimezzamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e alle aperture straordinarie, quelle critiche assumono sempre piu’ il tono del pregiudizio senza alcuna reale fondatezza. Il percorso non e’ certo finito, anzi – aggiungono – fino a quando avremo diversi edifici pubblici inagibili e limiti al pieno utilizzo di piazze e vie, il lavoro da fare sarà ancora tanto e impegnativo. Il solo piano di ricostruzione, recentemente varato, da l’idea di quanti danni abbiamo subito e di quanto tempo (anni) e risorse (decine di milioni) bisognerà investire con l’obiettivo però non di ritornare come prima, ma meglio di prima. Non diciamo più che il centro e’ morto o trascurato perchè non e’ vero, e i fatti lo dimostrano. Solo la coesione tra le forze economiche, politiche e sociali farà sì che i tempi per raggiungere i risultati potranno accorciarsi – è la conclusione della nota –“.
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