di Giuliano Monari
Che la politica abbia bisogno di rimettersi addosso la ‘P’ maiuscola non c’è alcun dubbio. Che l’Italia, l’Europa e il mondo stiano vivendo un periodaccio, anche qui, nessun dubbio. Dunque: che fare? Ogni politico cerca la risposta. Ed è in questo scenario che si innesta lo ‘sfogo’ di un ‘ex’ di primo piano per quanto riguarda il PD centese: Davide Gilli. L’Ex segretario del PD centese affida a Facebook il suo sfogo politico. Nel contempo fa la sua dichiarazione di voto e lancia un segnale ai suoi.
“La prossima settimana – scrive Gilli – si terranno le assemblee, per ora riservate agli iscritti per la scelta del Segretario del PD. Gli ultimi mesi ci stanno mostrando tutta l’inadeguatezza del nostro sistema politico, dalla legge elettorale che abbiamo alle forme partito così come le abbiamo conosciute sino ad oggi. ho lavorato affinché si affermasse una forma di cambiamento graduale con a capo il segretario del PD Bersani: io non sono mai per incolpare gli elettori…. gli errori, le difficoltà e, come abbiamo visto, anche le divisioni hanno prodotto il risultato che abbiamo sotto gli occhi è stata soprattutto colpa dell’idea che si era già vinto: quindi colpa nostra. Anch’io mi sono chiesto perché non abbiamo fatto una campagna elettorale fino in fondo, l’ho anche scritto qui in tempi non sospetti, perché Prodi non lo abbiano votato i nostri 101 fantasmi. Oggi abbiamo una brava persona a capo del Governo, ma è dai tempi di Prodi che non sento il governo Italiano come il “mio” governo. So che è difficile la situazione del Paese, mi sono reso conto, rientrando dopo tanto tempo a contribuire al governo del mio territorio come sia cambiata, e non in meglio, la situazione della nostra pubblica amministrazione (intesa come sistema paese) con continue modifiche normative spesso di segno contradditorio e con i vari governi, con la lega bene in carrozza, che hanno avviato una vera e propria rapina non solo delle risorse, ma anche delle competenze dei comuni. Tutto ciò deve finire, non abbiamo un governo delle larghe intese alla tedesca, abbiamo una governo largo dove ogni intesa è condizionata dagli interessi non di una parte ma di una persona…. la peculiarità italiana è anche in questo paradosso. Così non si può andare avanti. Il governo Letta deve impedire che l’Italia torni a cadere nel baratro (c’è già Grillo che ci pensa a prevedere il nostro tracollo nel 2014), chi amministra deve agire non minacciare cataclismi. Poi deve però tornare un confronto tra due progetti diversi. Così, tra mille dubbi e mille incertezze penso che i soli iscritti, sempre meno, ai partiti e tra questi al PD, non rappresentino il Paese nella sua complessità, che vadano coinvolti i cittadini e gli elettori (evitando i furbetti), ma non c’è alternativa a reintrodurre quegli elementi di passione e servizio alla collettività che hanno ispirato i primi passi in politica di molti di noi; queste cose le ho sempre pensate…. ma ora, vista l’impossibilità di percorrere strade meno traumatiche c’è bisogno di un cambiamento culturale vero nei partiti ( e a me interessa il PD in particolare). Questo passaggio è rappresentato dalla proposta di Renzi, stimo Cuperlo, per intelligenze e capacità critica di analisi, ma oggi va percorsa una strada, magari non perfetta, ma che ci possa permettere di rientrare in sintonia con fasce più ampie di gente: voterò Renzi – afferma Davide Gilli -, con serietà e con dubbi, ma con l’impegno, come ha detto il sindaco di Firenze, di spingere il carro, non di saltarci sopra, perché prima di tutto comunque – conclude – c’è la necessità di ridare un senso alla politica e serietà alle istituzioni”.