Di Giuliano Monari
“E’ vergogna con un pizzico di tristezza o pochezza in termini politici il sentimento che mi viene pensando a quanto accaduto ieri nella seduta del Consiglio della Provincia di Ferrara” esordisce così Paolo Spath, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia a Ferrara. “Ieri, infatti, doveva essere ratificata la decadenza della consigliera Stefania Milani, eletta nel 2009 nel Pdl, tra le fondatrici poi fin dalla prima ora di Fratelli d’Italia a Ferrara e ora da oltre 6 mesi residente all’estero, a Londra, per lavoro. Da subito, per correttezza, non potendo partecipare attivamente alla vita del Consiglio, Stefania ha formulato le sue dimissioni, sempre puntualmente bocciate dal gruppo Pdl (ora Forza Italia) o bloccate dai tasselli della burocrazia bizantina della Provincia. Ora – spiega Spath – passati oltre 4 mesi di assenza, il Regolamento vuole che la carica automaticamente decada per passare al primo dei non eletti: Paolo Matlì anch’egli esponente di Fratelli d’Italia.” “Ma – continua il portavoce provinciale – nella giornata di ieri i membri dell’opposizione in consiglio hanno bocciato questo atto formale di ratifica, decretando così il mancato avvicendamento.
Comportamento assurdo e inclassificabile – afferma – che manca di rispetto alla persona della Milani che da tempo richiede la sua decadenza e ai cittadini a cui manca un loro rappresentante eletto e partecipante. Comportamento insensato che toglie all’opposizione la possibilità di avere un consigliere in più e paradossale da parte dei due consiglieri centesi che non vogliono avere un consigliere che da destra possa ulteriormente rappresentare le istanze della città del Guercino. Forse, da questo comportamento autolesionista e alimentato da livore personale verso chi si è sempre speso per il bene del centrodestra centese, si può anche comprendere la genesi che ha portato alla mancata vittoria di un soffio alle scorse elezioni amministrative di Cento. Di sicuro – affonda Paolo Spath – è stato un “E’ vergogna con un pizzico di tristezza o pochezza in termini politici il sentimento che mi viene pensando a quanto accaduto ieri nella seduta del Consiglio della Provincia di Ferrara” esordisce così Paolo Spath, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia a Ferrara. “Ieri, infatti, doveva essere ratificata la decadenza della consigliera Stefania Milani, eletta nel 2009 nel Pdl, tra le fondatrici poi fin dalla prima ora di Fratelli d’Italia a Ferrara e ora da oltre 6 mesi residente all’estero, a Londra, per lavoro. Da subito, per correttezza, non potendo partecipare attivamente alla vita del Consiglio, Stefania ha formulato le sue dimissioni, sempre puntualmente bocciate dal gruppo Pdl (ora Forza Italia) o bloccate dai tasselli della burocrazia bizantina della Provincia. Ora – spiega Spath – passati oltre 4 mesi di assenza, il Regolamento vuole che la carica automaticamente decada per passare al primo dei non eletti: Paolo Matlì anch’egli esponente di Fratelli d’Italia.” “Ma – continua il portavoce provinciale – nella giornata di ieri i membri dell’opposizione in consiglio hanno bocciato questo atto formale di ratifica, decretando così il mancato avvicendamento. Comportamento assurdo e inclassificabile – afferma – che manca di rispetto alla persona della Milani che da tempo richiede la sua decadenza e ai cittadini a cui manca un loro rappresentante eletto e partecipante. Comportamento insensato che toglie all’opposizione la possibilità di avere un consigliere in più e paradossale da parte dei due consiglieri centesi che non vogliono avere un consigliere che da destra possa ulteriormente rappresentare le istanze della città del Guercino. Forse, da questo comportamento autolesionista e alimentato da livore personale verso chi si è sempre speso per il bene del centrodestra centese, si può anche comprendere la genesi che ha portato alla mancata vittoria di un soffio alle scorse elezioni amministrative di Cento. Di sicuro – affonda Paolo Spath – è stato un atto disegnato a regola d’arte per impedire a Fratelli d’Italia di avere la sua rappresentanza provinciale di cui ha diritto e dalla quale con ancora più forza possiamo portare avanti le nostre battaglie che in modo attivo, entusiasta e con grande partecipazione dei cittadini stiamo portando avanti su tutto il nostro Territorio provinciale. Una pagina – conclude il 23enne rappresentante del movimento di Giorgia Meloni – vergognosa e figlia del’orribile tempo di un’orribile modo di fare politica che non vogliamo più vedere: per fortuna noi siamo diversi!” di cui ha diritto e dalla quale con ancora più forza possiamo portare avanti le nostre battaglie che in modo attivo, entusiasta e con grande partecipazione dei cittadini stiamo portando avanti su tutto il nostro Territorio provinciale. Una pagina – conclude il 23enne rappresentante del movimento di Giorgia Meloni – vergognosa e figlia del’orribile tempo di un’orribile modo di fare politica che non vogliamo più vedere: per fortuna noi siamo diversi!”