• Mar. Mar 18th, 2025

SALATIELLO: Partecipanza, “Siamo pronti ad ogni sforzo conciliativo, ma non siamo più disposti a cedere all’abbandono del territorio e dei cittadini che lo vivono a causa di interessi particolari”

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Mar 18, 2025

“Le divisioni e le querele legali di un ente, seppure privato, non possono tenere in ostaggio intere fette di territorio. In queste ore di pioggia l’amministrazione è costantemente investita dalle numerose e giuste doglianze di cittadini che vivono negli oltre 25 km di strade bianche del nostro territorio che insistono sui territori di Partecipanza Agraria di Cento. Anche le consulte civiche stanno facendo sentire la propria voce, affinché l’amministrazione agisca con forza verso la Partecipanza di Cento.

Da qualche anno, l’annuale attività di ruspatura e ghiaiatura delle strade bianche interpoderali non viene più effettuata in ragione delle limitatissime capacità di funzionamento della Partecipanza, che precipitata in una battaglia legale interna che pare non vedere una fine, ha perso ogni capacità di determinazione e di spesa.

Se, in alcuni casi, il Comune ha individuato taluni strumenti normativi per intervenire, dove ha potuto ravvisare un indiscusso uso pubblico, è necessario che in tutti i casi in cui si tratta di vie di quasi esclusivo accesso al fondo, con la presenza di abitazioni private, ciò debba essere cura della Partecipanza Agraria, come da sempre avvenuto.

Qualora si intenda smentire questa affermazione, non ci sottraiamo mai al confronto, ma è arrivato il momento di fare ciascuno la propria parte, come fatto dal Comune in questi anni o dalla vicina Partecipanza di Pieve di Cento.

Occorre uno sforzo di maturità, come già ebbi modo di chiedere sulle pagine dei giornali lo scorso luglio 2024, che rimetta al centro l’interesse pubblico e vada oltre le proprie questioni personali.

La Partecipanza nasce come dominio collettivo e l’impatto sulla collettività deve essere l’unico filo conduttore. Siamo pronti ad ogni sforzo conciliativo, ma non siamo più disposti a cedere all’abbandono del territorio e dei cittadini che lo vivono a causa di interessi particolari.”