Un paese senza memoria, qualcuno direbbe che è un paese senza futuro. Basta però dire che siamo a Cento che allora tutto diventa normale come il continuo fumo negli occhi che i cittadini ricevono dal centro destra centese, o meglio quello ferrarese che da sempre detta la linea politica questa città.
La triste storia di Ente Territorio, Fiera e Manifestazioni Srl è abbastanza recente eppure tutti se ne sono già dimenticati tanto che i rappresentanti del centro destra locale tentano l’ennesimo attacco per scaricare la responsabilità su chi governa oggi ma all’epoca non c’era nemmeno.
Occorre dunque fare un pò di necessaria chiarezza e dire chiaramente centesi che la maggior parte delle perdite di questa società si sono generate nel periodo dell’amministrazione Toselli, lo stesso che aveva promesso in campagna elettorale il “superamento” di Ente Territorio salvo poi temporeggiare anche in questo caso con il solito stile più e più volte rivisto nei cinque anni e mezzo della deludente Amministrazione precedente. All’amministrazione Accorsi oggi è toccato solo lo scioglimento di una società finita da tempo e che versava in situazione finanziaria oramai irrecuperabile.
La politica dovrebbe essere ispirata prima di tutto alla trasparenza ed al senso di responsabilità <<tuona Elisabetta Giberti di Orgoglio Centese>> cosa che nei cinque anni precedenti in consiglio comunale ho sempre fatto da Segretario della Lega Centese denunciando le molte cose che non funzionavano, tra cui anche la gestione di Ente Territorio. Per questi motivi e per essermi opposta alla inopportuna candidatura di Toselli fui espulsa dalla Lega e oggi mi scappa da ridere nel vedere che è proprio la Lega per bocca di Luca Cardi e denunciare la preoccupazione e lo spreco di denaro di un ente le cui perdite sono state generate proprio quando era sindaco il candidato che lo stesso Cardi ha appoggiato.
Anche le parole di preoccupazione espresse da Alessandro Guaraldi fanno ridere, se non ci fosse da piangere. Dov’era Guaraldi nei 5 anni precedenti? Non era forse in maggioranza con Toselli e non ha forse votato ogni scelta di quella amministrazione? Poteva esprimerle all’epoca le sue preoccupazioni, e poteva interessarsi all’ora della situazione debitoria in costante crescita e di un Ente che sotto il profilo economico non ha mai visto un piano industriale. Penso che sia fin troppo comodo farlo ora in perfetto stile di scaricabarile del quale purtroppo la politica continua a servirsene anche in modo spudorato. Lo stesso vale per Francesca Caldarone la quale, assieme a Guaraldi, ha sostenuto Toselli nel 2016 e nel 2021 e oggi cerca di scaricare su altri le scelte amministrative sbagliate dell’epoca quando, lo voglio ricordare, anche Fratelli d’Italia in consiglio comunale ha sostenuto il centro destra di Toselli.
Ma è ancora più grave leggere che gli stessi rappresentanti centesi di Fratelli d’Italia non sanno nemmeno cosa dicono: il problema non è la scelta di questa Amministrazione di rimuovere l’accantonamento fatto dall’amministrazione precedente per coprire le perdite di Ente Territorio, ma semmai il contrario perché il comune di Cento in quanto ente socio infatti non ha alcun obbligo di ripianare le perdite ma ne risponde solo limitatamente al capitale sociale detenuto nella partecipata come già più volte stabilito dalla giurisprudenza.
Sempre la giurisprudenza ha sancito a più riprese il divieto del soccorso finanziario, anche nel caso in cui siano stati vincolati i fondi a bilancio, quando la partecipata versi in difficili condizioni economiche e con reiterate perdite di esercizio. Anche il tentativo di fondere Ente Territorio in CMV Servizi, e dunque sobbarcare di queste perdite la collettività attraverso un’altra società partecipata, si è rivelato privo di solide motivazioni di interesse pubblico.
Ente Terriorio poteva forse essere salvato se si fosse evitato di deliberare la messa in liquidazione a fine 2017, e si fosse adottato un piano industriale di lungo periodo che avesse dimostrato l’utilità economica-giuridica di questo ente, l’interesse pubblico e dunque il superamento delle criticità che avevano generato le perdite.
Il centro destra centese cerchi in casa sua queste risposte e non butti la palla nel campo avversario.
La querela dell’assessore Gaiani è la naturale conseguenza di anni di accuse infondate, toni aggressivi e di un modo di fare politica basato sull’odio che a qualcuno tanto piace ma ritengo che nel tempo allontani sempre più i cittadini dalle istituzioni.
Solo con onestà e trasparenza, passando anche dalle necessarie assunzioni di responsabilità, si potrà correggere una tendenza di fare politica sempre più alla deriva.