• Mar. Feb 25th, 2025

“Semplicemente Donne”: la mostra fotografica di Daniele Romagnoli celebra il femminile globale

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Feb 25, 2025

Poggio Renatico (Ferrara), 24/02/25 – Venerdì 7 marzo, alle ore 21:00, nei suggestivi sotterranei di Palazzo Lambertini, organizzata dal Comune di Poggio Renatico (Ferrara), si inaugurerà la mostra fotografica “Semplicemente Donne”, del pluripremiato fotografo Daniele Romagnoli. L’esposizione, dedicata all’universo femminile attraverso gli scatti realizzati dall’autore durante i suoi viaggi in tutto il mondo, resterà aperta al pubblico fino al 9 marzo, con ingresso libero.

Un viaggio nella femminilità globale

Daniele Romagnoli, fotografo di fama internazionale, guida i visitatori in un percorso emozionale che attraversa continenti e culture. Le immagini in mostra ritraggono donne di ogni età ed estrazione sociale, colte nella loro quotidianità o in momenti di intima riflessione, restituendo una visione autentica e priva di stereotipi. «Volevo mostrare la forza silenziosa e la bellezza semplice che accomuna tutte le donne», spiega Romagnoli. «Ogni volto racconta una storia».

Gli audiovisivi che svelano, dietro le quinte, il mondo femminile

Durante la serata inaugurale e nelle due giornate successive (8 e 9 marzo, ore 10:00-22:00), un filmato originale accompagnerà la visita. Attraverso contributi inediti, Romagnoli svelerà il significato delle opere esposte, la scelta dei soggetti e gli incontri che hanno ispirato il progetto. Un’occasione unica per scoprire il processo creativo dietro agli scatti.

La location simbolo di rinascita

La mostra segna anche la riscoperta dei sotterranei del “Castello” Lambertini, danneggiati dal sisma del 2012 e oggi restituiti alla comunità dopo un accurato restauro. Gli spazi ipogei, con le loro volte in mattoni e l’atmosfera suggestiva, offrono un contesto ideale per un dialogo tra arte e storia. «Siamo orgogliosi di ospitare un evento che unisce cultura e valorizzazione del territorio», dichiara l’assessore alla cultura Rodolfo Sani.