Da mesi i cittadini e i commercianti della nostra città sono costretti a convivere con un individuo che, impunemente, commette reati e disturba la quiete pubblica. La situazione, ormai insostenibile, ha spinto la Lega a intervenire con un duro attacco all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Accorsi e dal Partito Democratico, accusati di inazione e di scaricare le responsabilità sul governo nazionale.
Il segretario comunale della Lega, Luca Cardi, non ha usato mezzi termini: «I cittadini di Cento meritano risposte concrete, non scuse. Non è normale che il centro storico sia ostaggio di un personaggio che va in giro a denudarsi, questa volta addirittura armato di coltello. Secondo il sindaco “è evidente che esiste un tema di normativa nazionale carente per gestire queste situazioni”: da un lato mi fa piacere che anche il sindaco Accorsi confermi come il PD in tutti gli anni in cui è stato al Governo non abbia fatto nulla per migliorare la sicurezza nelle nostre città, dall’altro non capisco però a questo punto perché continui ad amministrare questa città tenendo il PD in maggioranza, visto che tutt’oggi i suoi esponenti continuano ad opporsi ad ogni tipo di riforma sulla sicurezza».
Anche il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alex Melloni, ha espresso forte criticità verso l’operato del sindaco: «La situazione nel centro cittadino è diventata insostenibile. Commercianti e residenti sono esasperati, ma l’amministrazione non sembra in grado di dare risposte. Il sindaco non deve scaricare la colpa sulla normativa nazionale, ma impegnarsi a garantire la sicurezza nella sua città. Basta scuse, servono fatti».
I due esponenti leghisti lanciano poi un appello: «Dato che il sindaco e la sua giunta non sembrano in grado di risolvere il problema, chiediamo almeno che evitino di crearne di nuovi. Cosa accadrà con l’apertura del dormitorio, per di più situato in pieno centro? Il rischio concreto è che diventi una calamita per persone problematiche, aggravando ulteriormente la situazione. I cittadini di Cento meritano di vivere in sicurezza e serenità, non nella paura. Il sindaco agisca responsabilmente e blocchi una volta per tutte il progetto del dormitorio».