Con il presente comunicato, a firma dei consiglieri di Avanti Cento, Fratelli d’Italia e Lega, che si consegna al presidente del Consiglio per l’allegazione al verbale odierno, si lamenta un vizio di legittimità nella procedura seguita dall’ente per l’inoltro della notifica dell’avviso di convocazione della seduta consiliare odierna nei confronti del consigliere del gruppo misto Orlandini eccependo oltre la mancata notifica altresì la tardività.
L’art. 17, comma 2, dello statuto comunale prevede che “l’avviso di convocazione é consegnato ai singoli consiglieri nei termini e secondo le modalità stabilite dalla legge contestualmente al deposito in visione degli atti presso la segreteria comunale” ed il comma 4 “Il regolamento del Consiglio garantisce, anche con la determinazione dei limiti di tempo, il contemperamento dell’esigenza di partecipazione con le esigenze di funzionalità del Consiglio.”
Non è stata rispettata la disposizione di cui all’art 16 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale ai sensi del quale al comma 1 lett. b) si prevede che l’avviso di convocazione con allegato ordine del giorno deve essere trasmesso almeno 5 giorni prima di quello stabilito per l’adunanza.
Si rappresenta altresì che il medesimo articolo al comma 3) sancisce che “l’eventuale ritardata consegna dell’avviso di convocazione si ritiene sanata limitatamente agli argomenti all’O.d.G. dell’avviso di convocazione qualora il consigliere interessato partecipi alla riunione del Consiglio alla quale era stato invitato, ancorché tardivamente”.
Nel caso di specie al consigliere Orlandini la convocazione dell’adunanza del consiglio comunale odierno non è pervenuta il 18 dicembre 2024, non figurando tra i destinatari della convocazione, ma è stata trasmessa allo stesso nella serata del 20 dicembre u.s., pertanto 3 giorni prima della data prevista per l’assise.
Inoltre non essendo presente il consigliere Orlandini la convocazione del consiglio odierno non è sanata.
Si vuole precisare che l’irritualità della convocazione rientra tra le vicende che, per costante giurisprudenza, arrecano un vulnus alle prerogative del consigliere comunale pregiudicandone il corretto svolgimento. La mancata o ritardata notifica della convocazione ha pregiudicato, nel caso de quo, la possibilità al consigliere di esercitare con pieno e libero convincimento il munus pubblico del quale è stato investito, con conseguente inibizione nel compimento dei diritti propri dello status di consigliere con conseguente impossibilità ad esercitare le facoltà previste dall’art. 43 del TUEL.
In definitiva essendo palesemente di fronte alla violazione delle norme del regolamento comunale di Cento che disciplinano le notifiche ed i termini nonché dell’art. 39, comma 4, TUEL, ai sensi del quale il presidente del consiglio deve assicurare ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri una adeguata e preventiva informazione sulle questioni sottoposte ai consiglio, riteniamo illegittima la convocazione del consiglio comunale odierno, rilevando che qualora si procedesse con lo svolgimento della seduta convocata, vi sarebbe una consequenziale caducazione delle delibere che verranno assunte in questa riunione.
Alla luce di ciò, avendo rilevato tale questione pregiudiziale, i consiglieri di Avanti Cento, Fratelli d’Italia e Lega abbandonano la seduta informando sin da ora che in caso di proseguimento il vizio di legittimità degli atti adottati verrà fatto valere nelle competenti sedi amministrative e giurisdizionali.
Firmato da
Beatrice Cremonini
Gerlando Bruno
Francesca Caldarone
Alex Melloni
Alessandro guaraldi
Marco Pettazzoni