“Mi sono candidata al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna anche per essere punto di riferimento per la sanità del territorio, dall’ospedale SS. Annunziata ai servizi sul territorio”: è la promessa di Carlotta Gaiani candidata al Consiglio regionale nella lista del PD.
Da quando nel 2021 il centrosinistra ha vinto le elezioni comunali, l’opposizione di destra ha iniziato a mettere in dubbio la qualità dei servizi ospedalieri inventando anche una inesistente chiusura del Pronto Soccorso.
“Va bene evidenziare le criticità, come ad esempio quella delle liste d’attesa, per trovare soluzioni nonostante i tagli che il Governo Meloni continua a fare anziché investire sulla salute: con uno stanziamento per la sanità che equivale al 6% del Pil siamo il fanalino di coda in Europa. Ma dare notizie false che allarmano la cittadinanza è da irresponsabili. Non solo – prosegue Gaiani – ma a questo modo si mettono in dubbio la dedizione e la professionalità del personale medico e infermieristico che si prodiga oltre misura per garantire sempre e comunque i servizi alla cittadinanza. Si pensi che il solo Pronto Soccorso, che è aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ha accolto oltre 22.000 pazienti nel 2023”.
Si pensi, per esempio, all’Ortopedia e Traumatologia che a Cento opera la frattura al femore nel paziente over 65 entro 48 ore in nove casi su dieci. Uno standard altissimo, superiore a quello previsto dalla Regione e tra i primi in Italia. Lo stesso reparto ha ricevuto dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, la certificazione di “Ospedale di eccellenza 2024”. E gli altri reparti sono tutti a livelli di prestazione elevatissimi.
“Ciò che serve – conclude Gaiani – è una presenza seria in Consiglio regionale che, anziché imbastire polemiche di dubbio gusto, affronti i problemi per risolverli. Ad esempio, come propone Michele de Pascale, attraverso l’integrazione delle “strutture sanitarie confinanti” indipendentemente dalla provincia di appartenenza per rendere facilmente fruibile per esempio l’offerta sanitaria presente a Cento (Ferrara) anche al cittadino di Pieve di Cento (Bologna) come a quello di Finale Emilia (Modena) e viceversa”.
Alcuni dati:
Nella città di Cento l’ospedale offre un servizio diversificato e qualificato multidisciplinare polispecialistico che comprende: pronto soccorso, osservazione breve e intensiva, medicina interna, cardiologia, terapia intensiva, lungo degenza (post-acuti), ortopedia, chirurgia generale, ginecologia, ostetricia (tutto il percorso tranne il parto), vaccinazioni, laboratorio analisi, oculistica, farmacia, neurologia, fisiatria, allergologia, diabetologia, gastroenterologia, otorinolaringoiatria, audiometria, audiologia, odontoiatria, psicologia, psichiatria, dipendenze patologiche, distribuzione presidi sanitari, commissioni invalidità, ecc. Senza dimenticare la telemedicina che nel Ferrarese trova applicazioni molto avanzate soprattutto in cardiologia, radiologia e nella cura del diabete.
A tutto ciò si aggiungono i diversi ambulatori territoriali della Medicina di Gruppo, dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFEC), del SER-D (servizio dipendenze patologiche), lo Sportello Psicologico per gli adolescenti, Punti prelievo dislocati nelle frazioni, ecc.
Prossimamente verrà inaugurata completamente ristrutturata la Delegazione di Casumaro che ospiterà i Medici di Medicina Generale, il punto prelievi ematici, la sede del IFEC e il distaccamento dell’auto medica del 118.
Entro il prossimo anno aprirà a Cento in viale Iolanda la Casa della Salute e della Comunità che offrirà una ulteriore importante implementazione dell’offerta sanitaria alla popolazione. Del nostro territorio