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BANCHE, CREDITO COOPERATIVO TRA PRESENZA FISICA E DIGITALE

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Ott 12, 2024
  Credito Cooperativo tra presenza fisica e digitale Ecco le nuove sfide per i prossimi anni       Cesenatico (Forlì-Cesena) – Nella corsa alla digitalizzazione “l’interazione a distanza non può sostituire la presenza fisica“. Un precetto che è dogma per il sistema di credito cooperativo, come spiega il presidente della Federazione Bcc Emilia-Romagna Mauro Fabretti, aprendo questa mattina a Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, il convegno “Il valore della prossimità” che fa bilanci e previsioni a cinque anni dalla costituzione dei Gruppi bancari cooperativi.   Dunque la prossimità fisica è “molto importante”, anche per combattere fenomeni quali lo spopolamento, prosegue, e “per noi il presidio territoriale è sempre un asset centrale”. Infatti negli ultimi cinque anni gli sportelli, 346, crescono del 3,1%, mentre per le altre banche calano del 19%; le Bcc operano in 162 Comuni e in 13 sono l’unica presenza bancaria. E ancora: la cooperazione di credito rappresenta il 18,7% degli sportelli totali, percentuale che sale per le aree interne e quelle periferiche oltre il 20%. C’è, ribadisce Fabretti, “un legame chiaro tra prossimità, sviluppo economico e coesione sociale e le Bcc sono il perno di questa relazione”. Come dimostrato anche per l’alluvione che ha colpito la Romagna, con un plafond di 500 milioni di euro, moratorie per 275 milioni e finanziamenti per 35. D’altronde, gli fa eco il direttore generale di Federcasse Sergio Gatti, “partecipazione, sussidiarietà, solidarietà e bene comune sono i pilastri del credito cooperativo” e per i prossimi cinque anni sono “10 le sfide” da affrontare: in primo luogo un nuovo concetto di prossimità e mutualità bancaria, per essere “phygital, fisici e digitali”; l’euro digitale; l’Intelligenza artificiale, che non può allontanarsi da quella corporale; la sostenibilità e i parametri Esg; le persone; la demografia; la coesione sociale e territoriale; la prevenzione delle catastrofi naturali; la normativa europea da semplificare; gli investimenti culturali.   Più nel dettaglio dei numeri del settore entra la responsabile Project management office di Federcasse Maria Carmen Mazzilis: i Comuni con presidio esclusivo in cinque anni sono più che raddoppiati; l’occupazione è cresciuta del 10%, con oltre 3.000 dipendenti in regione di cui il 45% donne. I soci sono aumentati di quasi il 12% e in crescita è anche la fiducia della comunità con i depositi su di oltre il 33%. Il sostegno finanziario delle Bcc negli ultimi cinque anni ammonta a 13,5 miliardi di euro di impieghi totali, su del 20%, suddivisi in 7,2 miliardi a imprese ed enti e 6,3 a famiglie.   Crescono anche le quote di mercato: 19,2% nel settore agricolo, 23,9% nel turismo, 15,9% per il settore edile e 23,2% per artigianato e piccola manifattura. I depositi raggiungono i 16,9 miliardi di euro dal 2019 al 2023, su del 33,8%. Infine dal 2019 al 2023 sono stati erogati 27,7 milioni di euro sotto forma di donazioni e sponsorizzazioni per iniziative relative alla cultura, salute, sport e alla promozione del territorio, a cui si aggiungono gli oltre 5,5 milioni di euro donati nel solo 2023 per le aree e le comunità alluvionate.