CODIGORO: Bambina di 3 anni da sola sul bus: i Carabinieri la recuperano al capolinea.
È accaduto la mattina del 9 settembre presso l’autostazione di Via Papa Giovanni XXXIII a Codigoro dove i Carabinieri della locale stazione, allertati dai colleghi di Massa Fiscaglia, si sono subito precipitati per individuare l’autobus e ritrovare la bambina di 3 anni.
La mamma della piccola, una donna di 36 anni, partita da Ferrara e diretta a Codigoro, giunta a Massa Fiscaglia, in attesa che l’autobus riprendesse la corsa, è scesa per pochi minuti lasciando la figlia a bordo del mezzo. Il conducente ha ripreso la corsa poco dopo e si è accorto della presenza della bambina da sola a bordo. Nel frattempo la donna si è recata disperata dai Carabinieri di Massa Fiscaglia che attraverso la centrale operativa di Portomaggiore, sono riusciti tempestivamente ad attivare i colleghi di Codigoro.
Ad attendere la piccola al capolinea di questo breve ma rocambolesco viaggio c’erano due giovani carabinieri della Stazione di Codigoro che abbracciandola, l’hanno rassicurata e consegnata poco dopo alla madre.
COMACCHIO E LIDI:i controlli dei Carabinieri nel weekend: 2 arresti, 4 denunce, una patente ritirata e droga sequestrata.
Weekend intenso di controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Comacchio. Nonostante la fisiologica diminuzione dei turisti per l’avvicinarsi della fine della stagione estiva e la chiusura degli stabilimenti balneari, sono stati messe in campo numerose pattuglie per garantire un controllo sempre costante e attento soprattutto nelle zone maggiormente interessate dalla”mala movida” notturna.
Un pregiudicato di Comacchio è stata arrestato in centro storico a Comacchio poiché sorpreso a spacciare 3 dosi di hashish a un italiano della zona. A casa, durante la perquisizione, rinvenuti altri 10 grammi della stessa sostanza e materiale di confezionamento. Per l’uomo sono scattate le manette e l’obbligo di firma presso la caserma dei carabinieri disposto nella mattinata di lunedì 9 settembre dall’Autorità Giudiziaria di Ferrara con rito direttissimo.
Un giovane incensurato è stato invece arrestato a Lido degli Estensi. E’ stato trovato in possesso di 19 dosi di ecstasy mentre era in compagnia di un coetaneo a sua volta denunciato per possesso ingiustificato di un coltello a serramanico. L’arresto è stato convalidato e il giovane posto in libertà.
Un turista tedesco è stato denunciato per aver aggredito i carabinieri intervenuti presso il residence dove alloggiava a Porto Garibaldi, allertati dagli ospiti della struttura a causa dello stato di alterazione psicofisica per l’abuso di alcolici dell’uomo che aveva iniziato a inveire contro alcuni di loro senza motivo, mostrandosi molto aggressivo e violento.
Uno straniero di 22 anni originario del Marocco è stato denunciato per soggiorno illegale sul territorio nazionale. Il giovane era stato segnalato da alcuni residenti di Porto Garibaldi mentre, insieme ad altri suoi due connazionali, infastidiva i passanti e colpiva a calci e pugni gli ombrelloni di uno stabilimento balneare.
Nel corso dei controlli stradali, è stata denunciata una donna residente a Comacchio poiché sorpresa alla guida del suo veicolo con un tasso alcolemico di 1,4 superiore al limite consentito da Legge, con ritiro immediato della patente e affidamento del veicolo ad altra persona idonea alla guida.
Infine sono state segnalate alla Prefettura perché trovate in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, un minore di Comacchio con 3 grammi di hashish, un 20 enne di Milano anche lui con 3 grammi di hashish e un 37 enne di Copparo con 7 grammi di marijuana, tutti controllati a piedi a Lido di Spina e Lido delle Nazioni.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni con intensificazione nei weekend per garantire la massima presenza dei militari dell’Arma sul territorio comacchiese e nei Comuni limitrofi.
RIVA DEL PO:Rubano ripetutamente all’interno del supermercato di Berra. Tutti identificati dai Carabinieri. Guai in vista per ben tredici persone.
Generi alimentari, cosmetici, articoli per casa e oggettistica varia. Era questo il bottino di numerosi furti commessi nel mese di maggio presso il supermercato di Berra, frazione di Riva del Po. Tutti generi che, magari presi singolarmente, potevano non avere un valore economico eccessivo, ma messi insieme hanno costituito un ricco maltolto. Tuttavia tutta l’abilità di mano del mondo non è bastata per sfuggire all’occhio dei militari della Stazione di Berra, che dopo una serrata attività di indagine hanno chiuso il cerchio attorno ai responsabili, che ora hanno tutti un nome e un volto.
Sono in totale tredici le persone finite nei guai per i furti commessi al supermercato, scoperte dai Carabinieri dopo l’attività investigativa posta in essere. Quasi tutti di origine straniera e tra cui, purtroppo, anche due minorenni. Non operavano necessariamente assieme o in maniera coordinata, anzi nella vasta maggioranza dei casi si è trattato di episodi singoli e fini a sé stessi, ma hanno reiterato le loro condotte molte volte durante il mese di maggio di quest’anno, sperando forse che essere veloci con le mani potesse nasconderli agli occhi degli investigatori o della tecnologia. Così non è stato e a seguito della denuncia da parte dei Carabinieri, ora i loro nomi sono finiti sui fascicoli dell’Autorità Giudiziaria, a cui ora dovranno rispondere del furto aggravato della merce del supermercato.
Un risultato importante quello conseguito dai militari di Berra ottenuto a seguito di molta attività di raccolta informativa e infinite ore spese ad esaminare filmati, che dimostrano ancora una volta che la vigilanza delle Forze dell’Ordine su Riva del Po non si abbassa mai e che ogni forma di illegalità verrà sempre perseguita secondo la legge. Fondamentale, in questo caso, è stata la celere denuncia da parte dell’esercizio commerciale, che ha consentito alle Forze dell’Ordine di avviare velocemente le indagini.
GORO (FE): compra online uno smartphone che non gli arriva mai, i Carabinieri denunciano 3 persone.
Una donna ha pagato per uno smartphone, ma non lo ha mai ricevuto e si è rivolta ai Carabinieri.
Una cittadina di Porto Tolle (RO) aveva trovato su una nota piattaforma e-commerce, un annuncio che promuoveva uno smartphone di ultima generazione a un prezzo particolarmente conveniente. L’acquirente, spinta dalla convenienza dell’offerta, ha contattato il venditore attraverso la piattaforma per avere ulteriori dettagli sulla transazione.
Nella conversazione il venditore aveva fornito tutte le indicazioni per effettuare il pagamento richiesto. Tuttavia l’acquisto non è mai stato consegnato e l’acquirente non è riuscita a stabilire alcun contatto con il venditore. Dopo qualche giorno è stata però contattata da un fantomatico responsabile dei rimborsi che richiedeva, per avviare la pratica del rimborso, il pagamento di ulteriori somme di denaro riuscendo ad estorcere alla vittima, nel giro di pochi mesi, migliaia di euro.
L’acquirente si è rivolta ai Carabinieri di Goro che hanno effettuato tutti gli accertamenti necessari al fine di individuare il presunto autore della truffa, risultato poi essere un gruppo di tre persone, residenti a Catania e Bari.
I presunti autori della truffa sono stati pertanto denunciati per truffa online in concorso alla Procura della Repubblica di Rovigo che coordina le indagini. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.
Questa vicenda, sottolineano i Carabinieri, evidenzia l’importanza di prestare molta attenzione alle transazioni online e di proteggere i propri dati personali. Gli annunci sulle piattaforme di e-commerce possono essere moto allettanti ma è sempre fondamentale verificare la veridicità delle informazioni e della reputazione del venditore prima di effettuare l’acquisto. Attraverso finti annunci di vendita di prodotti o servizi a prezzi particolarmente vantaggiosi, il truffatore convince le sue vittime a versare una somma di denaro a titolo di caparra, anche di importo rilevante, per poi dileguarsi nel nulla. In questi casi, alla vittima viene richiesto il versamento di denaro con modalità che non offrono tutele per l’acquirente: una carta prepagata, ad esempio, permette al truffatore di avere immediata disponibilità della somma e di prelevarla prima che la vittima possa tentare di revocare il pagamento.
Sono consultabili sul sito istituzionale www.carabinieri.it nella sezione “in vostro aiuto” alcuni specifici utili consigli quali:
- diffidare delle offerte all’apparenza molto vantaggiose;
- chiedere foto di dettaglio dei prodotti che intendi acquistare (es. un particolare poco visibile), così da verificare che il venditore ne abbia concreta disponibilità:
- conservare la ricevuta del pagamento ed eventuali screenshot delle conversazioni;
- utilizzare solo metodi di pagamento tracciabili.