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Interventi di Elettrofisiologia anche all’Ospedale di Cento

DiComunicato AUSL FE

Ago 7, 2024

Sinergia sempre maggiore tra le Aziende Sanitarie ferraresi

Interventi di Elettrofisiologia, ora anche all’Ospedale di Cento e una sinergia sempre maggiore tra le due Aziende sanitarie ferraresi, per offrire servizi tempestivi ed efficienti ai cittadini su tutto il territorio. Al Santissima Annunziata è stata attivata una sala di elettrofisiologia che permette di effettuare procedure interventistiche che prima potevano essere svolte solo presso l’ospedale di Cona. Un arricchimento dunque per l’ospedale centese, sia di servizi sia delle apparecchiature necessarie per erogarli, per tutto il territorio del distretto di riferimento nonché per i pazienti di tutta la provincia che vedranno accorciarsi i tempi d’intervento.

La nuova sala di elettrofisiologia dell’Ospedale di Cento

“Da giugno abbiamo attivato una nuova procedura di elettrofisiologia per il trattamento delle aritmie cardiache presso l’ospedale di Cento – spiega Biagio Sassone, Direttore del Dipartimento Cardio-toracovascolare delle Aziende Sanitarie ferraresi -. Questo tipo di attività era già presente, ma per le procedure a bassa complessità. Da giugno, invece, abbiamo creato una vera e propria sala di elettrofisiologia satellite rispetto al centro di riferimento provinciale per le procedure ad alta complessità, che è la cardiologia e l’elettrofisiologia di Cona.”

“Questa iniziativa, precisa Sassone, nasce innanzitutto per alleggerire il numero dei ricoveri presso l’Ospedale di Cona, dove in ogni caso continueranno a concentrarsi le procedure di elettrofisiologia più complesse. Da circa 240 prestazioni effettuate nell’arco del 2022, si è arrivati a 300 procedure totali con un incremento del 25%. Si è deciso dunque di intervenire decentralizzando le prestazioni a media o bassa complessità presso la sala di elettrofisiologia dell’Ospedale di Cento. L’attivazione della sala è coerente con le linee di indirizzo regionali sulla riorganizzazione della rete aritmologica e di elettrofisiologia, basate sulla realizzazione di piattaforme operative e funzionali provinciali, che abbiano un significativo bacino di utenza, sovra-ospedaliere e, come nel nostro caso, sovra-aziendali. Per realizzare una sala di elettrofisiologia che rispondesse ai requisiti tecnici e agli standard qualitativi richiesti abbiamo dovuto fare un aggiornamento della dotazione tecnologica, mantenendo la continuità e la competenza degli operatori, creando un’equipe integrata e itinerante di professionisti della cardiologia provinciale di Cento e professionisti con competenze specifiche dell’ospedale di Cona”.

Nuova dotazione tecnologica per la sala di Elettrofisiologia dell’ospedale di Cento

“La dotazione tecnologica che abbiamo acquisito per il progetto di implementazione della attività di sala – specifica Enrico Bertagnin, Aritmologo Cardiologia di Cento – è un sistema di mappaggio elettroanatomico che permette di ricostruire tridimensionalmente l’anatomia del cuore senza l’utilizzo di radiazioni o raggi. Questo permette di avere una maggiore definizione anatomica ma anche una maggior sicurezza per i pazienti. Inoltre, la possibilità di effettuare questa procedura senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti ci permette di applicare questa tecnologia anche in quella fetta di popolazione particolarmente suscettibile all’utilizzo di radiazioni, come i giovani, in cui queste aritmie sono molto frequenti, e le donne in età fertile.”

La nuova sala di ellettrofisiologia a Cento, le previsioni di utilizzo

“Grazie a questa nuova sala – precisa il professor Biagio Sassone – sono gli operatori che si spostano fra i diversi centri, mantenendo elevati volumi procedurali e consentendo ai pazienti di non dover essere trasferiti da Cento a Cona per essere curati adeguatamente.  Un vantaggio anche per il sistema sanitario provinciale che ridurrà la mobilizzazione delle ambulanze. Dalla seconda metà di giugno sono già state eseguite 5 procedure con ottimi risultati. Si tratta, specifica Sassone, di procedure interventistiche per cui si introducono piccoli cateteri all’interno del cuore, attraversando arterie o vene, per raggiungere i centri nevralgici elettrici dove si sviluppano le aritmie. Quando saremo a regime contiamo di eseguire circa 80 prestazioni a moderate complessità presso la cardiologia di Cento, il che significa scaricare di almeno un 20% la sala di elettrofisiologia di Cona. Nel frattempo, sono stati aggiunti altri 5 letti di degenza per incrementare le prestazioni previste.”

La fibrillazione atriale, cos’è e come viene trattata

“La fibrillazione atriale – spiega Matteo Bertini, responsabile Elettrofisiologia Cardiologia di Cona – è l’aritmia cardiologica in assoluto più frequente e ha avuto un incremento esponenziale negli ultimi anni. La cura che per questa patologia si è affermata è l’ablazione della fibrillazione atriale. I progressi tecnologici sono stati enormi, esiste una nuova forma di energia che si chiama elettroporazione in grado di curare efficacemente e in modo molto sicuro questo tipo di aritmia. Grazie alla direzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria che ci ha supportato, in particolare la Dottoressa Calamai, grazie all’associazione dei talassemici e alla collaborazione di tutti, siamo riusciti, conclude poi Bertini, per primi in Emilia Romagna ad avviare questa nuova tecnica. Ad oggi abbiamo effettuato oltre 120 interventi di ablazione della fibrillazione atriale e siamo primi in regione come numero di interventi per questo tipo di aritmia.”

La componente infermieristica dell’equipe di Elettrofiosologia

“Sono molto contenta di questo progetto – afferma Michela Fiorini, Coordinatrice Infermieristica U.O. Cardiologia e Sala di Elettrofisiologia – che è stato fatto con il dipartimento cardio-toracovascolare che coinvolge la mia equipe di elettrofisiologia. Come per la dirigenza medica, anche per l’area professionale infermieristica questo significa avere un coinvolgimento di entrambe le aziende. Abbiamo fatto un corso con il personale di elettrofisiologia emodinamica di Cona sulla tecnologia delle ablazioni e questo ci ha permesso di conoscerci alimentando la motivazione e il coinvolgimento da parte di tutti.”

Nuovo obiettivo raggiunto per l’integrazione delle Aziende Sanitarie ferraresi

“Questo è un progetto importante – afferma Caterina Palmonari, Direttrice Distretto Sociosanitario Ovest Ausl Ferrara – di cui siamo molto contenti e molto orgogliosi e che va sempre di più nell’ottica dell’integrazione tra l’Azienda territoriale e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. La cardiologia del professor Sassone è già di per sé innovativa e rinomata, questo progetto, da lui diretto, ne conferma l’eccellenza. Ricordo a tal proposito che la cardiologia di Cento esercita  anche telemedicina e telerefertazione degli ECG che vengono eseguiti dentro le Case della Comunità. È un progetto che va in una direzione specifica, cioè l’investimento che la direzione sanitaria sta facendo e farà per l’Ospedale Santissima Annunziata. Una valorizzazione importante di questo presidio, di tutto il distretto e di tutto il territorio.” 

Biagio Sassone