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FABIO BERGAMINI E LUCA CARDI (LEGA): «MISTERIOSA SOSTITUZIONE DI DOCUMENTI ALL’ALBO, DOVE VIENE PRIMA ANNUNCIATA E POI SCONFESSATA L’APERTURA DI UN “CAU” A CENTO. LA REGIONE DICA COSA STA SUCCEDENDO»

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Lug 29, 2024

«La Regione deve chiarire cosa sta succedendo all’ospedale “Santissima Annunziata” di Cento, dove secondo quanto riportato all’albo dell’Azienda Sanitaria sarebbe stata imminente l’apertura di un Cau (Centro di assistenza e urgenza; ndr) sconfessata però qualche settimana dopo, adducendo un errore nella pubblicazione di un “allegato”. La delicatezza della questione merita, se possibile, un approfondimento da parte del sindaco e dell’assessore alla Sanità, Raffaele Donini». A richiedere che sia fatta immediatamente chiarezza, a proposito dei servizi di emergenza urgenza dell’ospedale di Cento, sono il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ed il segretario locale del Carroccio, Luca Cardi. «Il 7 giugno – spiega Bergamini – è comparsa all’albo una delibera, la quale prevedeva l’istituzione di un Cau a Cento, inizialmente aperto 12 ore al giorno e sette giorni su sette, dal mese di dicembre prossimo. Una scelta già di per sé controversa, perché, se è vero che la Regione ha scelto questi ambulatori per le emergenze a bassa complessità per ridurre le lunghe file di attesa ai Pronto Soccorso, è anche vero che il Cau di Cento sarebbe stato il terzo nell’Alto Ferrarese. Dopo quello di Bondeno e quello previsto a Vigarano, ed in partenza a dicembre». A quanto sembra, il 9 luglio, si assiste però ad una retromarcia, con la sparizione da un nuovo documento pubblicato all’albo del Cau di Cento, derubricato a “errore materiale nell’allegato, che si intende correggere”… «Cento dispone già di un Pronto Soccorso che lavora bene, nonostante le carenze di personale dovute alla scarsa lungimiranza della Regione – dicono Bergamini e Cardi –. Un Ps che accoglie annualmente 22mila utenti (poco meno del Delta, che ne conta 25mila, e molti di più di Argenta, che arriva a 14.600 pazienti). Rispettando, soprattutto, le tempistiche previste dalla stessa Regione, anche in considerazione del fatto che il 60% dei pazienti che accede al Santissima Annunziata è costituito da codici rossi, arancioni o azzurri. A questo punto, non vorremmo che la scelta di aprire un Cau a Cento (spiegata come un refuso) sia solo un tentativo di ridurre gli accessi al Ps, giustificando magari in seguito un depotenziamento dei servizi di emergenza-urgenza».