Un giovane tunisino di 20 anni è morto oggi pomeriggio dopo aver consumato un veloce pasto in un locale del centro. Soccorso dal 118 è morto al pronto soccorso senza più riprendere conoscenza. Si chiamava Jihad Khalifi, 20 anni compiuti lo scorso primo settembre e un sacco di amici, come testimonia il suo profilo Facebook, sempre contornato da ragazze. Un ragazzone, un bel ragazzo, che amava la compagnia e, dopo aver terminato gli studi alle Scuole Taddia, si arrangiava con qualche lavoretto “alle giostre”, come raccontano le sue amiche disperate all’esterno del pronto soccorso dell’ospedale di Cento. Sedute sul marciapiede, guardano le sue foto nei piccoli display dei loro cellulari e piangono l’amico, oramai morto da qualche minuto. Sono accorse subito, appena la notizia che al loro amico Jad era successo qualcosa era rimbalzata sui loro cellulari. Veloci sms, il tam-tam tra ragazzi è velocissimo. Dopo un’ora tutti i suoi amici sanno che a Jad è successo qualcosa di brutto. E allora ci si trova davanti all’ospedale per sapere … e purtroppo, il terribile sospetto diventa gelida realtà: Jad è morto. Anche i parenti, la mamma, e i tre fratelli, accorrono all’ospedale. Al pronto soccorso è la disperazione a farla da padrone. A rubare la scena. Una vita così giovane strappata dalla sua quotidianità, dai suoi sogni e dalle sue speranze per un attacco cardiaco. Fatale. Di origini tunisine Jihad, ‘Jad’ per gli amici, viveva con la famiglia in via Nuova al civico 44 e, oggi pomeriggio, attorno alle 14, stava tranquillamente mangiando una pizza margherita al ristorante ‘Zio Kebab’ di via Matteotti, quando all’improvviso, si è messo una mano al petto ed è stramazzato a terra. “Stava mangiando tranquillamente – spiega il titolare del Kebab – quando ad un certo punto si è alzato in piedi, si è messo una mano al petto e, senza una parola, è cauto a terra faccia in giù”. A quel punto il titolare del piccolo ristorantino ha avvertito il 118 e un’ambulanza è accorsa immediatamente. Il personale medico ha tentato ogni manovra per cercare di stappare il ragazzo alla morte, anche tentando la defibrillazione. Il ragazzo è quindi stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Cento dove, purtroppo, è deceduto. Resta il dolore per una giovane vita che se ne è andata. In un giorno normale. Mentre stava mangiando una pizza margherita ed una porzione di patatine fritte. Gesti che chissà quante volte ha compiuto. Ora, solo il dolore dei famigliari e dei tantissimi amici. E il vuoto che ha lasciato. Le indagini, di rito, sono affidate alla Polizia Municipale di Cento.
Subito la sua paginetta di Facebook si è riempita di messaggi. Noi ne abbiamo scelti alcuni, a caso.
“Devo ancora realizzare la cosa ma quello che so è che mi manchi già! – Scrive una sua amica – Mi dispiace se ti ho trattato male alcune volte ma sappi che ti ho voluto un bene dell’anima! Grazie per tutto il bene che mi hai trasmesso e grazie per le tue parole che mi sono sempre state di conforto! Non mi dimenticheró mai ció che mi hai detto quel sabato sera, sappi solo che io provavo le stesse cose! Addio Jad”
E via di questo tono ….
“No non ci posso credere… Davvero non ho parole.. Grazie per tutto quello che hai fatto per me grazie mille per tutti quei consigli insomma mi hai fatto da fratellone grazie di cuore sappi che non ti dimenticherò mai e poi mai ti voglio troppo bene”
“non ci posso credere stamattina eri con me a Bologna e adesso non ci sei più no non può essere vero che uno dei miei migliori amici se ne vada cosi la prossima estate dovevamo andare a fare una vacanza insieme e adesso con chi la vado a fare… Stamattina stavi cosi bene e adesso non ci sei più eri sempre cosi sorridente e simpatico quando ero giù eri tu che mi tiravi su il morale e adesso che non ci più come farò…
Ti voglio bene sarai sempre nel mio cuore “
la disperazione degli amici davanti all’ospedale
Il ricordo degli amici …..