Non bastava avere la tariffa più alta in Emilia, che oggi apprendiamo dell’aumento del 15% previsto sul bacino Clara, dove tutti i comuni, tranne Cento Comacchio e Codigoro, chiedono di spalmare questo aumento nei tre anni successivi sommandoli ad altri eventuali aumenti non per salvaguardare i cittadini ma perché il voto è prossimo in diversi comuni. Sono di tutte le estrazioni politiche i comuni che hanno preso questa decisione, ma ad oggi mai nessuna decisione che coinvolge quasi tutti i comuni è stata presa per difendere i cittadini da un servizio che continua a registrare inefficenze e per certi aspetti si allontana dalle necessità dei territori. Chi vive in questo territorio sa bene quanto i disservizi non siano diminuiti, di quanto i cittadini siano stanchi di cercare di segnalare e spesso vengono ignorati. Questa è una eredità che pesa sempre di più sui cittadini dal 2016, oltre ad essere sempre più onerosa e sempre meno rispondente alle necessità. Nel frattempo i comuni soci di Clara non sono ancora stati in grado nemmeno di individuare un CdA, volendo pensar male perché troppo impegnati nel gioco delle nomine che tutti i partiti cercano di fare nelle diverse partecipate, ma auspichiamo che la scelta dei componenti del prossimo CdA vorrà premiare competenze specifiche a tutela in primis dei cittadini da un servizio che spesso invece si allontana dai loro bisogni.
Elisabetta Giberti Matteo Veronesi Marco Pettazzoni