Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Questa è la replica che i gruppi di maggioranza PD, Cento
Si Cura e Attiva fanno all’articolo uscito dopo la convocazione della commissione straordinaria
sull’ospedale di Cento, riunitasi il 18 aprile scorso.
Il dott. Ciotti ed il dott. Santini, in rappresentanza della dirigenza della AUSL di Ferrara, hanno dato risposte
chiare ed esaurienti sui temi all’ ordine del giorno, documentandole con dati oggettivi, come era stato
richiesto, da qui l’inconsistenza dell’odg di FdI presentato al Consiglio del 18.
Il punto nascita non riapre tecnicamente, perchè manca ancora l’ autorizzazione del ministero della sanità,
ma la decisione definitiva è subordinata anche al parere della commissione tecnico-scientifica, che ne ha
dato un parere negativo, in termini di sicurezza, per la scarsità di parti avvenuti negli ultimi 9 anni,
passando dai 451 nel 2015 ai 248 nel 2021, quando la chiusura di un punto nascita viene consigliata sotto la
soglia dei 500 parti all’ anno.
Il non aver provveduto a cercare di invertire il trend negativo evidenziatosi in quegli anni, quando ancora
non vi era penuria di personale medico ed infermieristico e le risorse economiche non arano state intaccate
dall’effetto covid, dimostra come chi ora pretende soluzioni immediate e all’epoca sosteneva la precedente
amministrazione del Comune, non risulti credibile nel valutare una situazione che non ha saputo gestire nel
momento opportuno.
Per quanto riguarda il problema delle liste d’attesa, la Regione ha stanziato 30 milioni di euro per assumere
personale ed incentivare quello già operante, mentre l’ Azienda ha provveduto ad ampliare la disponibilità
oraria del personale e degli spazi dedicati a tale scopo.
Ci sembra veramente assurdo che da un partito che rappresenta chi governa il paese, vengano richiesti
maggiori investimenti ad una regione che ne ha già stanziati autonomamente, nonostante i tagli
governativi.
Altri obiettivi indicati dall’ASL sono
- eliminazione del limite di profondità delle liste di attesa, con un piano di aumento di 130.000 prestazioni
specialistiche nel 2024 - aumento di ore di disponibilità dei medici con l’acquisto da parte dell’ASL delle ore di Libera Professione
- assunzioni di 40 medici specialistici, anche se c’è grande difficoltà nel loro reperimento
L’Azienda ha poi motivato che il 20% di richieste di visite specialistiche inevase è un problema a cui si sta
cercando di trovare un rimedio, ricordando però che, a livello regionale, solo tre aziende fanno meglio e
che raggiungere il 100% non è, nei fatti, possibile per nessuna Azienda.
Due note di colore che dimostrano come la realtà dei fatti possa essere distorta. La consigliera Caldarone
omette di dire che i 10 posti letto di medicina generale saranno ridotti per un mese rispetto ai 60gg degli
anni passati (anche se non risolutivo è migliorativo rispetto ai periodi precedente e dimostrazione
dell’attenzione dell’ASL alle esigenze del nostro ospedale).
Durante l’incontro non c’è stato un tentativo di non farla parlare, al contrario, ha interrotto più volte
l’intervento di uno dei consiglieri presenti e per questo è stata ripresa.
Ribadiamo che il problema della sanità è reale e di rilevanza nazionale, ma crediamo che la costante
interlocuzione che questa amministrazione ha con l’Azienda sia utile a migliorarne i servizi offerti ai
cittadini, a fronte di polemiche pretestuose e che dimostrano scarsa capacità di ascolto e poca concretezza
nella valutazione delle problematiche in oggetto