Nella mattinata di domenica, 14 aprile 2024, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Comacchio è stata inviata dalla Centrale Operativa presso l’abitazione di una giovane che chiedeva aiuto poiché l’ex convivente stava abbattendo la porta di ingresso della sua abitazione determinato ad entrare.
All’arrivo sul posto i militari bloccavano il sospettato, un operaio edile 29enne di origini albanesi ma da anni residente in Italia, il quale stava cercando di allontanarsi a bordo della sua autovettura. Raggiunta la donna, trovata in casa molto spaventata per quanto appena successo, i militari accertavano che sulla porta e sullo stipite vi erano evidenti segni dei pugni e dei calci dell’ex compagno che avevano provocato quasi lo sfondamento della stessa.
Dalle indagini dei Carabinieri è quindi emerso che l’indagato non aveva accettato la fine della relazione con la vittima, avvenuta nel mese di dicembre del 2023, ed aveva continuato a perseguitarla con mail, messaggi e chiamate cambiando di volta in volta numero.
I Carabinieri erano più volte intervenuti per le liti tra i due scaturite per motivi di gelosia ed avevano informato l’A.G. con attivazione del “codice rosso” denunciando l’uomo per maltrattamenti in famiglia.
L’operaio, incensurato, che abita a poche centinaia di metri dalla vittima, è stato quindi tratto in arresto in flagranza di tentata violazione di domicilio aggravata ed atti persecutori. Condotto presso la Casa Circondariale di Ferrara su disposizione della Procura di Ferrara. Nella mattinata odierna il G.I.P. del Tribunale estense ha convalidato l’arresto per i due reati contestati, disponendo la permanenza della misura cautelare in carcere con riferimento al solo reato di “atti persecutori”.