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CENTO: Un parcheggio multi livello in piazzale Bonzagni? … forse … intanto ecco il ‘pesce’ di areacentese.com

DiMarco Cevolani

Apr 1, 2024

Di Redazione
Tra i progetti presentati da un gruppo locale di imprenditori c’è quello di un parcheggio silos per risolvere l’annoso problema parcheggi a Cento. Il luogo dove dovrebbe sorgere parrebbe essere quello di piazzale Bonzagni – anche se ci sono timori per la vicinanza al canale – qualcuno vedrebbe meglio come location l’area ex Sim Bianca, in ogni caso il caos traffico pare avere i mesi contati, sì perchè il progetto a dir poco faraonico è solo allo stato embrionale e si attende comunque il nulla osta dell’amministrazione e della soprintendenza provinciale e regionale.

Grazie ai 1.641 webber che hanno letto questo scherzetto nella speranza di avervi strappato un piccolo sorriso.

Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo onorato questa goliardica data!

Ogni anno il primo d’aprile è per antonomasia il giorno dedicato agli scherzi in cui ogni burla, purché non sia pericolosa o dannosa, è lecita.

Questa giornata, è caratterizzata da beffe e inganni giocosi tra amici, familiari e colleghi. La pratica più comune è quella di attaccare un pesce di carta sulla schiena di una persona senza che se ne accorga. Questo scherzo, noto come “Aprilscherz” in tedesco, è molto diffuso in Germania e in altre parti dell’Europa.

Le origini della tradizione

 Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Una delle più remote riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato da una spina di pesce incastrata in gola; per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. Un’altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. 

Un’altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell’adozione del calendario gregoriano nel 1582, in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui venivano scambiati pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività indietro al 1º gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai obsoleta. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto “pesce d’aprile”

Gli scherzi più famosi della storia

 Tra i principali protagonisti del pesce d’aprile ci sono soprattutto i giornali e gli organi di stampa. Uno degli scherzi più classici, è quello di diffondere una notizia ingannevole, sensazionalistica, spesso una vera e propria bufala. Tra i pesci d’aprile passati alla storia, c’è quello degli “spaghetti tree”. Nel 1957, la BBC mise in onda un documentario che mostrava la raccolta degli spaghetti da alberi in Svizzera, inducendo molti spettatori a credere che fosse reale. Nel 1986 su un altro quotidiano, questa volta il francese Le Parisien, si leggeva che la Tour Eiffel, simbolo di Parigi e dell’intera Nazione, sarebbe stata spostata a Disneyland, mentre al suo posto sarebbe stato costruito uno stadio capace di contenere 35.000 spettatori e destinato ad ospitare i Giochi Olimpici del 1992. Anche l’Italia non è da meno e si assicura uno dei primi posti in questa speciale classifica degli scherzi passati alla storia. È il caso del quotidiano “La Notte”, che nel 1961 pubblicò una notizia piuttosto bizzarra: a Milano una legge avrebbe presto obbligato i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali. Era il 2004 invece, quando il Tg2 annunciò la scoperta di petrolio su Marte. Non solo: diffuse immagini e citò la Nasa come fonte della notizia.

Un altro famosissimo scherzo è quello fatto da Orson Welles. Il 1 aprile 1938 il celebre regista americano progettò uno speciale programma radiofonico. A causa di problemi tecnici, però, non fu possibile mandarlo in onda. Welles però non si arrese e il 30 ottobre, la radio trasmise “La Guerra dei Mondi”, una radiocronaca su un fantomatico sbarco dei marziani sulla terra. Tra la popolazione corse subito un panico generalizzato. I centralini delle stazioni di polizia e dei giornali furono invasi da centinaia di telefonate, qualcuno tirò fuori la maschera antigas, le strade si svuotarono e le chiese si riempirono.