Al Sig. Sindaco del Comune di Cento
Dott. Edoardo Accorsi
Al Segretario comunale del Comune di Cento
Dott. Giuseppe Lavedini
Ai Signori Consiglieri comunali
Mattia Franceschelli, Massimo Donato,
Marcello Ottani, Beatrice Cremonini,
Francesca Caldarone, Alex Melloni,
Marco Pettazzoni
c/o COMUNE DI CENTO – SEDE
e p.c. Al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna
Via Castiglione, 7
40100 Bologna inoltro via pec
Al Questore di Ferrara – inoltro via pec
..Al Prefetto di Ferrara inoltro via pec
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara
inoltro via pec
ALLEGATI: n. 4
Al Sottosegretario del Ministro della Cultura
Prof. Vittorio Sgarbi sottosegretario.sgarbi@cultura.gov.it
Al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
c. a. Generale di Divisione Francesco GARGARO
OGGETTO: SEGNALAZIONE/ESPOSTO SU FURTI E DEVASTAZIONI AL TEATRO BORGATTI DI CENTO PER L’ACCERTAMENTO DI EVENTUALI RESPONSABILITA’, REATI ED OMISSIONI AI SENSI DELLE VIGENTI LEGGI.
Egregi Signori,
In data 28/03/2022 è stato emesso il Decreto del Sindaco n. 5 avente ad oggetto “Autorizzazione accesso agli immobili comunali colpiti da sisma quali Teatro Borgatti, Palazzo municipale e Biblioteca comunale Palazzo Scarselli, da parte di una Delegazione Tecnico istituzionale” (allegato 1).
Dopo il sopralluogo di cui sopra in data 29 marzo 2022 sul quotidiano provinciale “il Resto del Carlino” veniva pubblicato un articolo dal titolo “Teatro Borgatti devastato E’ stato un colpo al cuore” (allegato 2) nel quale al Sindaco viene attribuito il seguente virgolettato: “A teatro è evidente il segno lasciato negli anni dai piccioni che sono entrati e hanno trovato casa lì – dice Accorsi –, hanno lasciato guano, rovinato poltrone e moquette, dal primo piano in su, una situazione che progressivamente peggiora salendo. Ci sono anche i segni dei vandali, con alcune porte prese a calci e rotte, il segno degli estintori che hanno svuotato per vandalizzare il luogo, vetrinette rotte. E ladri. E’ stato un colpo al cuore. Uno dei teatri più belli della regione che ora vive in questa condizioni e per il quale ci stiamo già impegnando a rimetterlo a posto. Il teatro vive un momento di maggior difficoltà rispetto agli altri immobili. Si sarebbe dovuta portare più attenzione. Ora sarebbe in uno stato diverso. E’ evidente“. Al consigliere Pettazzoni vengono attribuite le seguenti affermazioni: “ Il teatro è vittima di una serie di danni in più dovuti a incuria, effrazioni e furti che si potevano evitare semplicemente avendo più cura e accendendo l’allarme – dice il consigliere –. Un teatro in condizioni strutturalmente simili a quelle del sopralluogo di 6 anni fa che feci col sindaco Lodi, ma con Toselli si sono persi altri anni e la colpa è di non aver lavorato per evitare tutto ciò. Il secondo e terzo piano sono delle vere pattumiere con una quantità di guano importante, piccioni morti e qualche altra creatura a pian terreno. Per non parlare delle vetrine spaccate con oggetti trafugati che erano stati donati alla città. Spreco di tempo e di risorse, perché ora i lavori costano oggettivamente di più”.
Le frasi soprariportate non sono mai state smentite o rettificate dagli interessati e dal momento che – a mio parere – contengono la descrizione di comportamenti qualificabili come REATI (furto e vandalismo) mi sono rivolto al Segretario comunale dott. Lavedini ed al dirigente del competente settore dott Mauro Zuntini
chiedendo se del sopralluogo fosse stato redatto relativo verbale e quali provvedimenti fossero stati attivati…
Il dott. Lavedini ha risposto che non è stato redatto un verbale perché “… non esiste un obbligo di legge…” ed il dott. Zuntini non ha proprio risposto (forse perché lui non era nel gruppo che ha fatto il sopralluogo e quindi quello che è successo in un immobile del Settore che lui dirige non lo riguarda o non gli interessa!).
Potrei sbagliarmi ma per quanto ne so il furto ed il vandalismo di e su beni pubblici (ed anche privati) nel codice penale sono previsti come REATI, ma mente per i privati si procede in base ad una denuncia di parte è risaputo che esiste per il pubblico un “Obbligo di denuncia. L’obbligo giuridico di denunciare un reato vige per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio (artt. 357-358 c.p.) nell’esercizio delle loro funzioni o per i reati di cui vengono a conoscenza in ragione dell’esercizio che essi svolgono.”
Per cercare di fare un po’ di chiarezza sui risvolti della vicenda (dopo mesi e mesi di silenzio tombale) nel numero di giugno 2023 del periodico centese “CENTO per Cento” ho pubblicato un intervento (allegato 3) ponendo alcune domande e facendo una serie di considerazioni…. Nessuna reazione o risposta , nemmeno una riga per dire che mi stavo sbagliando!
A questo punto ho deciso di rivolgermi alle Autorità superiori preposte alla vigilanza ed all’accertamento della correttezza del comportamento degli amministratori centesi e dei funzionari coinvolti nella vicenda: se il furto ed il vandalismo sono reati perché nessuno dei presenti a quel sopralluogo ha segnalato la cosa ai Carabinieri di Cento, o alla Procura? Il Sindaco e Pettazzoni parlano di furto… ma cosa è stato esattamente rubato da quei locali? Quali verifiche/accertamenti hanno attivato? Possibile i cittadini non possano sapere cosa è stato loro rubato, perché non sono state prese le opportune misure per eliminare il disastro causato non dal terremoto, ma dall’invasione dei piccioni e dai vandali (lo dice Pettazzoni) nei cui confronti non risulta sia stata presentata neppure una denuncia contro ignoti? Quali omissioni e/o responsabilità si stanno coprendo? Che fine hanno fatto gli oggetti rubati? Non siamo di fronte a gravissime omissioni di atti dovuti dai consiglieri comunali presenti e dei funzionari pure presenti?
Mi ripeto: mi risulta che . “L’obbligo giuridico di denunciare un reato vige per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio (artt. 357-358 c.p.) nell’esercizio delle loro funzioni o per i reati di cui vengono a conoscenza in ragione dell’esercizio che essi svolgono.” In che veste erano presenti le persone che sono state a fare quel sopralluogo? Ed anche i funzionari dipendenti del Comune di Cento …erano là come pubblici ufficiali o erano presenti per fare numero?
Possibile che a nessuno di loro sia passata per la testa l’idea che forse era il caso di interessare della vicenda le forze dell’ordine? O l’idea è venuta ma per qualche ragione che non è dato sapere è stata accantonata? Ma come hanno pensato di recuperare le cose rubate se non veniva presentata regolare/dovuta denuncia a chi è preposto alle dovute ricerche? O qualcuno sapeva/sa chi ha compiuto quei vandalismi e quei furti ma ha tutto l’interesse che la cosa non venga alla luce del sole? La città è piccola e non dovrebbe essere difficile trovare tracce o testimoni anche indiretti… non è entrata una sola persona, qualcuno avrà raccontato, toccato diversi oggetti, lasciato impronte digitali o di scarpe o altro… perché il sistema di allarme anti intrusione era spento? Cos’è stato rubato? Non è che gli atti di vandalismo sono stati un’azione diversiva perché lo scopo era sottrarre determinati oggetti di un certo valore presenti nelle collezioni del Teatro senza dare nell’occhio?
Potrebbe essere stata un’azione “su commissione”? Forse è una fantasia ma su quale base escludere ogni possibilità di chiarire la vicenda non incaricando le forze dell’ordine di entrare in azione?
Nel sito del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale si legge di molti oggetti rubati in diverse parti d’Italia e ritrovati da questi benemeriti operatori nelle più disparate situazioni e zone del Paese…. Ma se il furto non viene denunciato come si può pensare che gli oggetti rubati possano essere ritrovati? O forse qualcuno non vuole che siano ritrovati? I miei dubbi possono sembrare fantasie … ma in presenza di tante cose poco chiare, per non dire assurde, perso che qualche riflessione meno semplicistica della versione ufficiale dovrebbe essere presa in considerazione.
Auspico che alla luce di quanto sopra esposto gli amministratori centesi ed i funzionari coinvolti opereranno un dovuto ravvedimento per correggere una serie di comportamenti gravemente lesivi degli interessi della Comunità centese, e che le Superiori Autorità messe al corrente dell’accaduto disporranno per i dovuti accertamenti di eventuali responsabilità interne ed esterne e per il recupero di quanto sottratto individuando i responsabili dei furti e del vandalismo messo in atto.
Si resta in attesa di conoscere le risultanze di quanto sopra esposto, e con l’occasione si porgono distinti saluti.
Cento 01 febbraio 2024 Mauro Bernardi
Mauro Bernardi
Via Alcide De Gasperi, 6