Il saluto del Sindaco di Cento Edoardo Accorsi: Il 4 novembre terminava il primo conflitto mondiale. Tre anni dopo, nello stesso giorno, ebbe luogo la tumulazione del “Milite ignoto” all’altare della Patria a Roma. Il milite ignoto, lì messo a dimora a rappresentare tutti coloro che, soprattutto giovanissimi e provenienti dagli strati più poveri della popolazione, persero la vita in quel tremendo conflitto. Le forze armate hanno oggi una funzione di deterrenza. Rappresentano un punto di riferimento sicuro per la cittadinanza nelle emergenze e nei momenti di aggregazione, sono a vigilare premurosamente sullo svolgersi di quelle occasioni. Quotidianamente al lavoro per reprimere e prevenire il compiersi di reati, dai quelli più lievi a quelli più gravi. Ma si occupano di pace laddove é necessario: sono oltre 11.000 le donne e gli uomini impegnati in operazioni di peacekeeping all’estero, dalla Libia al Niger, dal Kosovo alla Bosnia. È la nostra Costituzione, il fondamento della nostra Repubblica, a ricordarci l’importanza dei valori di pace. Dobbiamo rimanere fedeli a questi principi e oggi, più che mai, dobbiamo unirci nel rafforzare i legami di pace e cooperazione, lavorando insieme per un futuro migliore. Un ultimo pensiero al ricordo di un giovane militare in forza alla stazione Carabinieri di Casumaro, tragicamente scomparso pochi giorni fa. Voglio esprimere, a nome della città, la nostra vicinanza e il nostro affetto ai suoi colleghi e alla sua famiglia. Grazie alle nostre forze armate per tutto ciò che fanno. Il loro servizio merita il nostro rispetto, la nostra gratitudine e il nostro impegno a perseguire la pace con determinazione. Insieme, possiamo costruire comunità migliori: sicure, solide ed unite. Comunità di pace. Viva il 4 novembre, viva l’Italia unita, viva le forze armate!