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PIEVE DI CENTO: l’ultimo saluto al cav. Giulio Bargellini-VIDEO

DiGiuliano Monari

Set 25, 2023

Mi stringo a nome di tutta Pieve di Cento intorno alla Famiglia di Giulio: alla sua cara moglie Maria e alle sue care figlie: Silvia, Laura e Lucia. Le sue amate nipoti.

Lo faccio con quel sincero e caloroso abbraccio che merita una famiglia quando perde un marito, un padre, un nonno.

Ma a nome di tutta Pieve ho anche l’onore e la responsabilità di portare il commosso saluto di una Comunità intera al nostro Cavaliere, Giulio Bargellini.

Pieve di Cento perde infatti oggi un suo carissimo figlio, un uomo a cui Pieve deve un grande gratitudine.

Giulio con il suo innato genio di imprenditore e il suo smisurato amore per l’arte ha fatto risplendere Pieve agli occhi dei pievesi stessi e di tutti coloro che hanno imparato ad ammirare la nostra comunità e la nostra storia, fino ad arrivare a quello storico giorno dell’anno 2000 in cui gli occhi a cui Giulio mostrò Pieve furono addirittura quelli del premio Nobel per la Pace Michail Gorbačëv.

Giulio ha saputo portare Pieve in tutto il mondo, ma senza alcun dubbio, ovunque andasse e ovunque si trovasse, Giulio portava Pieve nel cuore. Oltre ad aver creato e dato lavoro a generazioni di Pievesi, nella sua lunga vita Giulio ha tante volte saputo e voluto supportare iniziative in cui vedeva il bene per la sua e nostra comunità. Fra le tante storie pievesi che sono legate a Giulio Bargellini posso certamente citare l’incredibile e bellissima storia della nostra squadra di Rugby, nata a Pieve oltre 50 anni fa e che presto divenne quella “OVA Rugby” che, sostenuta dall’entusiasmo di Giulio prima ancora che dal suo aiuto economico, arrivò fino alla Serie B.

Cito questa fra le tante avventure di Giulio anche perché il fatto che proprio quest’anno quella squadra ritorni a giocare sui campi delle Serie B, sia uno dei modi più dolci per salutare e ringraziare Giulio.

Ma oltre al Rugby tante altre associazioni e cittadini pievesi hanno trovato in lui un sicuro e generoso riferimento.

Certamente uno degli apici della storia di amore fra Giulio e Pieve di Cento è stato in seguito al terremoto che ci colpì nel 2012: in quell’occasione infatti senza alcuna esitazione e con immediata disponibilità Giulio Bargellini spalancò le porte del suo Museo MAGI per accogliere e mettere al sicuro tutte le opere custodite in questa nostra meravigliosa chiesa. Così facendo Giulio ci ha consentito di non vedere partire questi quadri ma soprattutto ci consentì di tenere stretto a noi, senza mai allontanarcene, il nostro amatissimo Crocifisso.

Non ho mai avuto occasione di parlarne con lui ma sono certo e mi fa piacere pensare che quella scelta così generosa, rappresentò per lui anche un momento di intima felicità, procuratagli dal vedere la sua “casa” e la sua opera diventare il luogo in cui poter salvare il cuore dell’arte e della secolare tradizione religiosa, e non solo, della sua e nostra Pieve di Cento. E sono altrettanto sicuro che vedere tutto il paese che in processione portò all’interno del suo museo il Crocifisso fu per lui un momento di indicibile gioia e soddisfazione.

Carissimo Giulio da oggi entri nella storia di Pieve di Cento, quella Pieve che fino a pochi mesi fa venivi a rimirare quotidianamente sedendoti sulla panchina della Piazza all’ombra del busto di Andrea Costa, mentre facevi due chiacchiere con i tuoi amici di sempre.

Ma oltre che nella storia oggi entri definitivamente nel cuore di Pieve e dei pievesi, non sarà mai possibile dimenticare tutto ciò che hai saputo e voluto fare per il bene della Comunità.

Noi faremo tutto ciò che è nelle nostre forze e possibilità per conservare e valorizzare tutto quello che ci hai lasciato. Grazie Giulio, ora riposa in pace continuando a rimirare la nostra Piazza e la tua gente: sono sicuro che le troverai bellissime anche viste dall’alto. Luca Borsari Sindaco di Pieve di Cento