Espressione massima del triathlon estremo è stata la partecipazione di Edoardo Bacetti al triathlon Icon, che si è svolto a Livigno il 1 settembre scorso.
La gara, su distanza Ironman, era resa ancora più impegnativa dalle altimetrie dei percorsi. Gli atleti sono partiti da Lago del Gallo a 1815 m SLM nel quale si sono tuffati alle ore 5 di mattina, quando il sole doveva ancora sorgere e la temperatura dell’acqua era di poco superiore ai 10°.
Edoardo ha chiuso questa prima frazione in 1:06’ per poi inforcare la biciletta e cimentarsi su di un percorso di 198 km che, con oltre 4750 metri di dislivello, gli ha fatto attraversare il passo Forcola (2315 m SLM), il Passo del Bernina (2323 m SLM), il passo del Fuorn (2149 m SLM), il Passo dello Stelvio (2757 m SLM) ed il passo del Foscagno (2291 m SLM). Frazione terminata in poco più di 10 ore (10:24 il crono di Edoardo).
Chi pensa che ogni razionale limite sia stato superato con le prime due frazioni, non considera che ad attendere l’atleta della Polisportiva Centese c’era una maratona (42 km) con oltre 1600 metri (1100 dei quali da affrontare nei soli ultimi 10 km) di dislivello, che lo portavano a terminare al gara a Carosello 3000.
Concludendo l’ultima fatica in 6:50’, Edoardo portava a termine la competizione in un tempo finale di 18 ore e 40’.
Solo due settimane dopo invece, in Costa Azzurra, si presentava alla partenza del Campionato Mondiale di Ironman, disputatosi quest’anno per la prima volta a Nizza (FR), Andrea Dirani. Andrea era riuscito ad agguantare la slot, che permette la partecipazione al mondiale, all’Ironman di Amburgo, disputato ad inizio giugno.
Solo dopo avere appreso di questo primo successo, Andrea nella calda ha orientato la preparazione verso una gara che, seppure sulla medesima distanza, si presentava differente dalla competizione tedesca.
Con la partecipazione a Nizza e dopo la partecipazione, nell’autunno scorso, al mondiale di mezzo Ironman a St. George in Utah (USA), Andrea risulta il primo atleta della Polisportiva Censese ad essere stato presente a due campionati mondiali, il tutto in meno di un anno solare.
Una bella giornata lo accompagnava in una gara gestita in modo esemplare, riuscendo a non farsi prendere da inutili eccessi che, in particolar modo su distanze di questo tipo, presentano inevitabilmente il conto. Andrea nuotava i 3,8 km mare in 1:11’, pedalava i ventosissimi 180 km che presentavano l’importante dislivello altimetrico di 2400 mt, in 6:18 e correva la maratona finale, disputata interamente sulla caldissima ed assolata Promenade des Anglais, in 3:39’. Parziali che gli permettevano di concludere la sua gara in 11 ore e 20’ e di ottenere il 61° posto della sua categoria.