Come PCI Partito Comunista Italiano non possiamo che esprimere forti preoc-
cupazioni per il clima di tensione che si sta vivendo a Cento.
Innanzitutto a livello istituzionale: non entriamo nella diatriba che coinvolge
componenti del consesso civico, tuttavia ci preme sottolineare che le istituzioni
devono essere imparziali e tutti, pur nel rispetto dei ruoli, devono lavorare per
il benessere cittadino e l’interesse collettivo.
Secondariamente, la sospensione del punto nascite non fa che aggravare una si-
tuazione di precarietà che più volte, come partito, avevamo sottolineato: il PCI
è per la difesa della sanità pubblica ma chiaramente non ci può essere difesa
senza adeguati investimenti e in questi anni qualsiasi forza politica arrivata al
governo a Roma non ha fatto altro che imporre tagli, tagli che poi si ripercuoto-
no sul sistema regionale, di tutte le regioni, non solo la nostra.
Tuttavia non possiamo accettare la difesa del PD che si auto assolve da colpe
che ha a tutti i livelli, essendo al governo della città, della regione, e fino a qual-
che mese fa pure dell’Italia.
La giunta Accorsi sta attraversando un evidente momento di forte debolezza
e ci domandiamo, come PCI, se il Sindaco possa veramente invertire la china
nella quale stiamo scendendo: essendo un uomo di Bonaccini molti credevano
di sì, ma a quanto pare qualcuno è rimasto deluso, di certo i continui post in
cui appare sorridente non aiutano: non ultimo quello in cui sono consegnate le
tessere elettorali ai neomaggiorenni, ci sembra un modo solo per distogliere l’o-
pinione pubblica dalle reali problematiche, dimenticando, financo, che il voto è
un diritto e non una concessione.
Ci auguriamo che presto tutti riprendano bene le redini dei propri ruoli, perchè
altrimenti non rimarrebbero che le dimissioni.