Con queste parole coach Matteo Mecacci presenta la serie con la Fortitudo Bologna per i quarti di finale dei playoff che avranno inizio domenica 14 maggio alle ore 18:00 alla Milwaukee Dinelli Arena di Cento.
“Rivolgo un abbraccio a Luca Dalmonte, non è mai bello vedere esonerare un allenatore a cinque giorni dall’inizio dei playoff che comunque ha contribuito a raggiungere anche lui, avranno avuto i loro motivi. Detto questo se andiamo ad analizzare il potenziale quintetto che ha adesso la Fortitudo ovvero Fantinelli, Banks, Aradori, Cucci e Candussi è un quintetto da promozione. Fantinelli è un playmaker che questo campionato l’ha vinto, Banks e Aradori non li presento nemmeno, Cucci era il quattro titolare di Scafati che l’anno scorso ha vinto il campionato, Candussi era il cinque titolare di Verona che l’anno scorso ha vinto il campionato. Dalla panchina escono Vašl che comunque è un giocatore con punti nelle mani, esce l’agonismo e l’intensità di Italiano, esce la solidità di Barbante e in più Niang, che adesso credo stia giocando le finali nazionali, ma che nelle ultime partite ha dato una mano soprattutto dal punto di vista dell’energia.
Inoltre, da non sottovalutare, ci sarà anche la componente emotiva perché nel momento in cui viene esonerato l’allenatore a sei giorni dai playoff è chiaro che la squadra avrà una scossa, poi che sia positiva o negativa si vedrà alla fine della serie, ma una scossa ci sarà per forza. I giocatori saranno chiamati ad una reazione emotiva e tecnica in coincidenza con l’inizio di questa serie.
Le modifiche sono variabili, all’interno di una serie ci sono sempre delle modifiche da fare: sicuramente difendere su Banks e su Thornton non è uguale, quando c’era Davis potevamo fare scelte di tipo diverso, il modo in cui Candussi blocca la palla e poi si apre non è lo stesso di quello che faceva Paci. In tutto questo non bisogna dimenticare che il nuovo coach potrebbe aver anche modificato qualcosa che noi ovviamente non possiamo sapere.
Sarà una serie molto difficile contro una squadra che, nonostante abbia fatto un campionato di livello inferiore rispetto al nostro, ha tutte le carte in regola per essere potenzialmente la mina vagante di questi playoff perché ha talento, è abbastanza lunga se ci sono tutti, ha centimetri, ha giocatori che sanno come si vincono i campionati e poi non scordiamoci il fattore campo nel momento in cui la serie si sposterà a Bologna.
Sarà una partita difficile, noi dovremo giocare una partita attenta, non possiamo pensare di disinnescare tutte le armi che ha la Fortitudo, dovremo cercare di giocare una partita aggressiva con le poche energie che abbiamo perché anche questa settimana bene non siamo stati, come vuole la tradizione da un mese e mezzo a questa parte. Nel frattempo, è arrivato Guido a darci una mano e quindi cerchiamo di approcciarci a questa serie nella maniera migliore possibile anche con l’entusiasmo di essersela meritata con anticipo perché noi abbiamo raggiunto i playoff già da metà febbraio così come le prime tre posizioni.
Faccio una premessa doverosa, ringrazio la società perché l’ingaggio di Guido Rosselli ci permette di avere una rotazione in più che senza Toscano, con l’ultima tegola dell’infortunio a Cremona, non sarebbe stata possibile. All’interno di una serie dove si gioca quasi sempre ogni 48 ore avere una rotazione in più può diventare determinante.
Guido è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni, in questa serie tra queste due squadre è il giocatore che ha vinto più volte questo campionato per dispersione. È un giocatore anagraficamente ovviamente non giovane, lo sa anche lui, che ha giocato pochissimi minuti in questa stagione in una categoria superiore, l’ultima partita in campo è stata a febbraio. Si dovrà innanzitutto levare la ruggine di dosso. Ovviamente se si pensa che adesso Rosselli possa avere un minutaggio elevato siamo fuori strada. Guido ci deve dare esperienza e certezze all’interno di un gruppo che conosce da due giorni in una serie dove ci sarà bisogno anche di un certo tipo di vissuto e di esperienza nel sapere fare le piccole cose, che poi risultano determinanti. Non gli dobbiamo chiedere troppo, lui si è messo subito a disposizione ma non avevo dubbi, adesso stiamo cercando di sgrezzarlo all’interno della squadra avendo pochissimi allenamenti.
Ripeto, ci tenevo particolarmente a ringraziare il Presidente e tutto il Consiglio perché hanno capito che in un’annata dove questa squadra ha giocato 39 partite, che sono anche troppe, e di queste 25 le abbiamo vinte, fare una scelta del genere è stato importante.”