In 20 giorni, abbiamo raccolto e depositato assieme a tutti gli alleati di Centrodestra le 7070 firme grazie alla grande mobilitazione dei cittadini, per DIRE NO AL DEPOTENZIAMENTO DEL PRONTO SOCCORSO E ALLA CHIUSURA DEL REPARTO MATERNITÀ DEL NOSTRO OSPEDALE.
Cento non merita di pagare il conto di chi ha lasciato un buco enorme nel bilancio della Sanità Regionale.
La salute dei Centesi, non può essere decisa da quei politici che, la città se la ricordano solo quando c’è da tagliare un nastro, per salire sul Palco del Carnevale, per pubblicizzare il proprio libro o durante le elezioni per chiedere voti.
Siamo stanchi di questa politica lontana dalle esigenze dei cittadini e vicina solo agli interessi del proprio partito, lotteremo con tutti i mezzi democratici a nostra disposizione affinché le sorti di Cento, le decidano le persone interessate al bene della Città e non da chi neanche conosce la Nostra Storia…
Non parliamo poi del silenzio imbarazzante nei mesi scorsi di questa Amministrazione e dell’Assessore alla Sanità Pedaci, che lavora in Ospedale ma ha sempre taciuto sulla questione.
Il Sindaco, delle volte lo capisco e mi fa tenerezza, è troppo giovane per reggere il peso di un Paese destinato al fallimento per come viene gestito dal PD, è troppo giovane per capire le vere esigenze delle persone che hanno figli, che non arrivano a fine mese, che hanno problemi grandissimi ma si vedono aumentare le tasse perché ha assunto dei dipendenti che ad oggi non sono serviti a nulla.
Era troppo giovane, quando ha pensato che fare il sindaco potesse essere divertente e significasse tagliare qualche nastro e fare qualche foto per apparire sui giornali.
Non può conoscere il sacrificio di una famiglia, di un pensionato o di chi perde il lavoro, no non può.
Fare il Sindaco, non è un gioco di società dove si vince una foto da mettere sui social per prendere 300 like, c’è gente che sta male e c’è una Città che sta morendo sotto gli occhi di tutti.
Questa amministrazione verrà ricordata come la prima amministrazione che ha aumentato le tasse e negato l’evidente stato di degrado e di delinquenza nella Nostra città.
Cento è trascurata e poco sicura, con le strade rotte, le luci spente, i parchi governati dagli spacciatori e il Centro Storico sporco, isolato e frequentato da ubriachi e delinquenti, io avevo una visione differente di una Cento felice, di una Cento che quando ero adolescente, mi permetteva di andare a fare un giro in “vasca” con i miei amici, senza paura di essere aggrediti…
I tanti soldi spesi e male, sono finiti nell’acquisto delle scuole di Corporeno, grazie ad un disegno del PD di Piero Lodi, che a pochi mesi dell’investimento non avrà neppure la prima classe per mancanza di iscritti e nella costruzione di un asilo ad Alberone che servirà ad aiutare il comune di Finale Emilia, mentre a Cento mancano aule e palestre adeguate.
Per non parlare delle troppe scorrettezze che subiamo, mi tolgono adirittura la parola mentre faccio i miei interventi come portavoce dei cittadini che mi hanno eletta.
Reputo vergognoso che i Consiglieri Comunali di maggioranza e della finta opposizione, deridano in continuazione i Nostri interventi, che insultino e facciano insuazioni sulla moralità politica della mia persona, ma soprattutto, reputo antidemocratico che un Presidente del Consiglio, quando viene attaccato per le sue scorrettezze istituzionali nei miei confronti e nel mio ruolo, scelga l’eccesso di potere togliendomi la parola e facendo differenze nel trattamento che ha con altri Consiglieri a cui è permesso andare fuori tema o adirritrura insultare e fare insinuazioni personali.
Evviva la democrazia, quella vera però, che lascia parlare le persone indistintamente dai colori politici!