Nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 u.s., una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Ferrara, impegnata in servizio di controllo del territorio, è intervenuta presso un’abitazione ove era stata segnalata una violenta lite in famiglia. I militari giunti sul posto hanno appurato che un 20 enne ferrarese, in evidente stato di nervosismo ed agitazione pisco-fisica, da circa quattro ore terrorizzava la madre e la nonna, con comportamenti provocatori, minacciosi e paranoici. Alla vista dei militari, il giovane dapprima si è avvicinato loro con fare di sfida, apostrofandoli con epiteti ingiuriosi, e poi ha iniziato a scagliare loro addosso mobili e vari suppellettili presenti in casa. I Carabinieri, coadiuvati da altra pattuglia intervenuta in supporto, hanno bloccato il giovane dopo una violenta colluttazione, nel corso della quale due militari sono rimasti contusi. Visto lo stato di agitazione del ragazzo, è stato poi richiesto l’intervento del personale del 118 che ha provveduto a sedarlo e, successivamente, a trasportarlo presso l’Ospedale di Cona ove, dopo aver accertato che l’instabilità pisco-fisica era dovuta ad un abuso di sostanze stupefacenti, il ventenne è rimasto ricoverato in stato di arresto, perché ritenuto responsabile dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre che lesioni personali volontarie, in attesa dell’udienza di convalida ed il processo con rito direttissimo. L’arrestato nella mattinata di venerdì 7 è stato trasferito presso il Tribunale estense, ed è comparso avanti al Giudice monocratico il quale, dopo la convalida del provvedimento precautelare adottato dai Carabinieri, a seguito della richiesta di patteggiamento presentata dal legale del giovane, ha condannato l’imputato alla pena di 6 mesi di reclusione.