Nella mattinata di mercoledì 8 febbraio 2023 i Carabinieri della Stazione di Migliarino (Fe) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di M.R., studente 19 enne del luogo, collocato su ordine di Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ferrara, agli arresti domiciliari. Con il provvedimento l’Autorità Giudiziria estense contesta al giovane di essere il presunto autore di ben tre rapine, commesse nella zona artigianale di Migliarino nel marzo del 2022, in concorso con due minorenni. Nei tre diversi episodi contestati, le vittime – tre uomini adulti, residenti fuori provincia – venivano contattati dagli indagati attraverso un annuncio, pubblicato su un famoso sito internet di incontri. Nel primo contatto alle vittime veniva fissato un appuntamento in una zona artigianale decentrata e buia, dove trovavano ad attenderle un ragazzo ma, dopo i primi convenevoli, i malcapitati vedevano sbucare dal buio altre due persone che, col volto travisato da passamontagna, li minacciavano con un coltello o con un bastone e li picchiavano brutalmente, aiutati dal complice. L’azione violenta era finalizzata ad impossessarsi di piccole somme di denaro contante, variabile dai 50 ai 250 euro. I rapinatori provvedevano anche a sottrarre alle vittime il cellulare che veniva poi lanciato nel Po di Volano, per evitare che le parti offese potessero chiamare i soccorsi. La denuncia di uno dei malcapitati aveva dato avvio alle meticolose e pazienti indagini dei Carabinieri, diretti dalla Procura della Repubblica di Ferrara, le cui risultanze sono state poi pienamente condivise dal GIP. Per gli stessi gravissimi fatti, avendo individuato come coautori due minorenni, i militari avevano svolto altre indagini sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna che, nel giugno dello scorso anno, avevano portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare di permanenza in casa a carico dei due ragazzi. Dopo la notifica dell’ordinanza e le altre formalità di rito, anche l’odierno arrestato è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, ove attenderà il processo a suo carico. I Carabinieri rinnovano l’invito a chiunque abbia subito atti simili a recarsi in caserma per denunciare l’accaduto.