E’ stato consegnata dai carabinieri della biodiversità la talea del ficus di Falcone, un imponente ficus della specie “macrophilla columnaris magnolioides” che si trova ancora davanti al palazzo dove abitava il giudice Giovanni Falcone assassinato da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 a Capaci. Questo ficus è diventato uno degli alberi più conosciuti al mondo per tutti i messaggi in ricordo del giudice Falcone e dell’impegno contro la mafia. Quest’anno, in occasione del trentennale dalla morte del giudice e della sua scorta, sono state coltivate talee e piantine da seme di questa pianta da parte del Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano (Arezzo). Da li, il maggiore Bellini ha portato una piantina all’istituto consegnandola ad una rappresentanza di alunni e alunne della scuola secondaria. Il progetto, parte finale dell’iniziativa “Un albero per il futuro” che ha visto la partecipazione dei Carabinieri della Biodiversità alla piantumazione di 5 querce nelle scuole dell’istituto comprensivo il precedente anno scolastico alla presenza dell’Assessore Salatiello, si è realizzato grazie all0interessamento del Comitato Genitori. Oggi la piantina, insieme ad una targa commemorativa, primeggia nel centro della sala riunioni della scuola, simbolo di legalità e cura. Come hanno ricordato il Maggiore Bellini e la Dirigente Anna Tassinari, la mafia non è una realtà troppo lontana da noi e anche a scuola il rispetto delle regole, l’aiuto tra compagni, i semplici comportamenti virtuosi di rispetto delle cose e delle persone sono piccole radici per costruire una società pulita, senza violenze e prevaricazioni.