Al via la stagione teatrale 22/23 della Fondazione teatro G.Borgatti al teatro Pandurera di Cento! Ad inaugurare l’atteso e tradizionale cartellone degli eventi dal vivo -Venerdì 4 novembre 2022 – alle ore 21- ci sarà ELIO con lo spettacolo dedicato ad Enzo Jannacci dal titolo “Ci vuole orecchio”.Lo spettacolo non è un omaggio, ma una ricostruzione del mondo di Jannacci fatto di nonsense di comicità a tratti struggente…Un viaggio dentro le epoche di Jannacci: canzoni divertenti come La luna è una lampadina, L’Armando e El purtava i scarp del tennis, si alterneranno a brani “snobbati” come Parlare con i limoni e Quando il sipario calerà.Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, che portano con sè risate e drammi.Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.In scena Elio, accompagnato da Alberto Tafuri – pianoforte, Sophia Tomelleri – saxofono, Pietro Martinelli – basso elettrico e contrabbasso, Martino Malacrida – batteria, Giulio Tullio – tromboneUn Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.Arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, regia e drammaturgia di Giorgio GallionePer info e biglietti: fondazioneteatroborgatti.it – biglietteria@fondazioneteatroborgatti.it