“Nell’incarico conferito dal Capo dello Stato a Giorgia Meloni c’è una novità che va oltre le appartenenze politiche e le prese di posizione di parte. Una novità che dovrebbe essere applaudita da tutti coloro che hanno a cuore le battaglie per rendere l’Italia un Paese più giusto e più libero. Per la prima volta nella Storia del nostro Paese una donna andrà a ricoprire l’incarico più importante all’interno dell’Esecutivo. Una donna che guiderà il Consiglio dei Ministri nelle vesti di presidente, che non ha avuto favori o generose concessioni da nessuno, ma che è stata scelta in modo chiaro dagli italiani attraverso il voto. La parabola di Giorgia Meloni spazza via in un solo colpo l’ipocrisia delle ‘quote rosa’ e del linguaggio di genere, rende obsoleto il dibattito politicamente corretto sulle sterili giornate contro le discriminazioni e mostra in modo plastico come le donne non vadano ‘premiate’ ma semplicemente vada riconosciuto il loro merito che può essere a volte superiore a volte inferiore a quello di un uomo, senza preconcetti di sorta”. A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini. “Certo, la strada per applicare nella società quello che la nuova premier ha mostrato con l’esempio è lunga, basti osservare la presenza femminile nei CdA aziendali o nei ruoli di nomina pubblica, ma non vi è nulla di più dirompente che avere di fronte un modello così lampante. Parallelamente fa tristemente riflettere come chi sinora a parole abbia promosso questa battaglia sui pari diritti tra i due sessi si affretti a criticare a priori la premier incaricata, avanzando polemiche ideologiche ancor prima dell’insediamento, ma anche questo offre la misura della strumentalità di tante affermazioni. Nel mio percorso nel mondo della rappresentanza sono stata la prima presidente donna alla guida di una associazione nazionale di categoria dell’autotrasporto e so bene le difficoltà a cui una donna deve andare incontro in un mondo ancora dominato in modo, spesso sgraziato, da uomini. Anche per questo a Giorgia Meloni va un sincero in bocca al lupo e un pieno sostegno umano – continua Cinzia Franchini -. La speranza ora è che a questa discontinuità, di fatto rappresentata dalla leader di Fratelli d’Italia, si unisca una discontinuità anche nell’ azione di Governo. Le prime mosse di Giorgia Meloni, a partire dalla scelta dei ministri, effettuata in autonomia e senza timori reverenziali nei confronti dei due alleati, lasciano ben sperare, ma le sfide che si aprono all’indomani del giuramento sono enormi. La crisi energetica rischia di essere deflagrante, ma non può rappresentare una giustificazione per non mettere mano alle lacune della amministrazione pubblica e della giustizia nel nostro Paese. Azioni contro la burocrazia e sul fronte degli investimenti pubblici che deve andare di pari passo con un coraggio, ancora inedito nella storia italiana, sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Per quanto riguarda il settore dell’autotrasporto, che l’associazione da me presieduta rappresenta, ci confronteremo col Governo e col neo ministro Matteo Salvini come sempre in modo franco e leale e senza preconcetti, auspicando un ascolto vero e diverso rispetto a quello spesso autoreferenziale messo in campo in passato. Le premesse per tradurre le aspettative nella prima premier italiana in risultati reali ci sono. E non vi sono motivi per non fare il tifo per l’Italia, anzi da oggi vi è un motivo in più”.