I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, in linea con le direttive operative
emanate dall’Autorità di vertice, hanno intensificato, sistematicamente, dall’inizio
dell’anno, la vigilanza sulla circolazione e la vendita dei carburanti per verificare
l’esistenza sia di eventuali manovre speculative, sia la corretta comunicazione e
pubblicità dei prezzi praticati.
In tale contesto sono stati effettuati 184 controlli su strada a carico dei mezzi destinati
al trasporto dei carburanti e 83 controlli presso i distributori stradali. Proprio nel corso
di tale ultime attività sono state accertate 15 violazioni per l’“omessa comunicazione”
al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati, 7 violazioni in materia di
“pubblicità prezzi” per la mancata o irregolare esposizione, in modo visibile sulla
carreggiata stradale, dei prezzi praticati o per discordanza tra i prezzi esposti e quelli
effettivamente applicati ai consumatori.
L’attività di polizia economico – finanziaria, originata sia dalle analisi elaborate dal
Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza attraverso specifici “piani di
azione” e “piani coordinati d’intervento”, sia dalla valorizzazione degli elementi
raccolti nel corso del controllo economico del territorio effettuato dalla Fiamme Gialle
nel ferrarese, si è concentrata, in particolare, sulla posizione di quei gestori di
stazioni di servizio che non avevano provveduto a inviare al Ministero dello Sviluppo
Economico le previste comunicazioni telematiche, rese poi pubbliche sull’
“Osservaprezzi carburanti”, che consente di mappare, anche per area geografica, gli
impianti esistenti su una determinata provincia e i prezzi praticati con riferimento
all’ultima segnalazione settimanale inviata.
Nell’ambito del dispositivo dei controlli posti in essere a tutela dei consumatori, è da
segnalare che, nel corso di una verifica effettuata nei confronti di un distributore
stradale di questa provincia, è stata rilevata, per il “gasolio”, la “non conformità” ai
requisiti specifici previsti dalla vigente normativa in termini di sicurezza e qualità del
prodotto. Il controllo, condotto finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria
di Ferrara ha consentito di accertare l’avvenuta erogazione di gasolio non conforme
in relazione al c.d. “punto di infiammabilità”, valore che corrisponde alla temperatura
più bassa dove si formano vapori in quantità tali che, in presenza di aria e d’innesco,
danno luogo alla combustione.In particolare, il più basso valore di infiammabilità riscontrato nel gasolio (48° C
contro i 55° C previsti), pur non generando da subito anomalie di funzionamento ai
motori delle autovetture manifesta, nell’uso prolungato, effetti negativi e accresce le
emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a
tutela dell’ambiente e dei consumatori.
Proprio questi ultimi, infatti, sono stati frodati poiché hanno acquistato a prezzo di
mercato un prodotto energetico non idoneo al regolare funzionamento
dell’autovettura, al punto che potrebbe danneggiarne il motore. La situazione
riscontrata è stata rappresentata alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di
reato di frode in commercio.
L’azione di servizio delle Fiamme Gialle ferraresi costituisce una ulteriore
testimonianza del costante presidio economico-finanziario assicurato dal Corpo nel
comparto dei controlli sulla circolazione e commercializzazione dei carburanti,
finalizzata ad accertare non solo l’assenza di manovre speculative sulla distribuzione
al dettaglio e garantire e il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, ma anche il
regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità dei prodotti venduti e il
rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi praticati al consumatore
finale