CENTO (FERRARA), 28-09-’22.«C’è grande preoccupazione per quello che sta succedendo attorno allo stabilimento Vm di Cento. Il sindaco Accorsi deve chiarire la situazione, dopo l’incontro tra il Gruppo Stellantis e l’assessore regionale all’economia, Vincenzo Colla». Il segretario della Lega, Luca Cardi, ed il consigliere comunale del Carroccio, Alex Melloni, chiedono che il primo cittadino centese riferisca circa il quadro a tinte fosche che è uscito dopo l’incontro tra i vertici del gruppo industriale e l’assessore regionale. «I sindacati esprimono forte perplessità per un piano arrivato tardi, nel quale pare non esserci traccia effettiva di investimenti per la riconversione verso l’elettrico dell’impianto, per quanto riguarda il settore automobilistico.
Sentire dire che nel 2023 potrebbero esserci 300 unità lavorative in esubero, con trasferimenti di dipendenti alla Maserati di Modena o accordi di uscita volontaria da Vm significa dire che, poco alla volta, si sta rinunciando all’automotive, con gravi conseguenze occupazionali per tutto il territorio, non solo per Cento». Cardi e Melloni ricordano, tra l’altro, come il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, avesse interrogato a più riprese la giunta, anche a proposito delle ipotesi di “spacchettamento” dell’impianto: «Ci sono insistenti voci, circolate anche attorno al tavolo in cui Colla ha incontrato le parti, e che riferiscono di un futuro diverso per la produzione di motori industriali e marini, per i quali viene lasciata aperta l’ipotesi di investimenti verso l’ibridizzazione, la conversione all’elettrico e all’idrogeno. Sappiamo, tuttavia, che lo sviluppo di questo settore, da solo, non sarebbe sufficiente a garantire gli attuali livelli occupazionali presenti in via Ferrarese». Insomma, «è più che mai urgente che il sindaco spieghi subito ai centesi cosa sta succedendo. Se non lo farà presenteremo un’interrogazione in consiglio comunale – conclude la Lega – poiché vi sono temi non più rinviabili che impongono riflessioni, anche a livello locale».