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27 agosto: ricordando Amadeo Amadei

DiMarco Cevolani

Ago 28, 2022

di Marco Cevolani
Dagli archivi dello storico mensile Centoggi abbiamo trovato un interessante articolo, che vi riproponiamo integralmente, riguardante un nostro concittadino che siamo sicuri sia sconosciuto ai più.”Amadeo Amadei nacque a Cento il 27 agosto 1811. Compiuti gli studi di lettere, latinità e filosofia nel collegio seminario di Finale Emilia, continuò la sua preparazione culturale nel convitto matematico dei cadetti di Modena. Successivamente fu ammesso al corso di matematica comparativa e di calcolo sublime della Pontificia Università di Bologna, dove si laureò a pieni voti nel 1837. Dopo la laurea frequentò la scuola speciale di astronomia e collaborò con i direttori Caturgli e Bertelli, occupandosi, in particolare, delle effemeridi e dei passaggi delle comete.

Per perfezionarsi in astronomia, si recò a Padova dove collaborò con il professor Santini, col quale mantenne per tutta la vita costanti rapporti culturali. La sua conoscenza del francese e del tedesco gli consenti di intrecciare rapporti scientifici con i direttori delle specole di Parigi, Berlino e Vienna.

L’Amadei fece parte di varie accademie scientifiche e fu socio dell’accademia Benedettina di Bologna che, in quegli anni, raccoglieva i più illustri scienziati bolognesi. La stessa accademia centese dei Rinvigoriti lo udì e lo applaudì più volte.

Nel 1843 l’Amadei sostituì il professor Bertelli nella cattedra di ottica dell’Università di Bologna e, nel suo ultimo anno di vita, – (morì l’11 agosto 1845) – occupò la cattedra di astronomia e divenne direttore della specola astronomica di quella università.

Diverse furono le opere di Amadei pubblicate e moltissime quelle inedite, ma conosciute dagli studiosi. Fra le prime si vogliono ricordare i 3 opuscoli pubblicati col titolo ’’Filoteo Gentile”, riguardanti l’astronomia popolare, ”Le Memorie metereologi che per l’Accademia Agraria di Bologna”, “La dissertazione sulla eclissi solare alla morte del redentore”. Fra le seconde meritano menzione ’’L’Astronomia di Herschel” e ”Il Trattato di Aritmetica“.