• Mer. Nov 27th, 2024

PARTECIPANZA: “Sorriso amaro” delle opposizioni

Abbiamo letto con un sorriso amaro il comunicato diffuso dalla “sedicente magistratura” della Partecipanza Agraria di Cento.
Adoperiamo a ragione il termine “sedicente” perché alcuni magistrati (gli stessi che avevano impedito la convocazione del consiglio per l’esame del conto consuntivo), si sono autoproclamati la “Magistratura”, senza che essa fosse regolarmente convocata e riunita, tant’è che il magistrato anziano Vasco Fortini ed il magistrato Raffaele Gilli, nulla sapevano del comunicato diffuso.
Questo basterebbe a far comprendere con quale correttezza, rispetto delle regole e dello statuto si muovono taluni personaggi i cui capofila sono il magistrato Massimiliano Borghi e Fausto Gallerani.
Infatti, costoro hanno impedito al magistrato anziano facente funzioni di presidente di dare attuazione  all’art.12 dello Statuto che recita:
“Il Consiglio in via ordinaria si raduna due volte all’anno. In primavera per discutere ed esaminare il conto dell’Amministrazione dell’anno precedente …” (Anche i bambini sanno che la primavera finisce il 21 giugno).
Con l’aggravante che il terzo capoverso dell’art.23 pone in capo alla magistratura l’obbligo di fare osservare , pena eventuali sanzioni, le disposizioni dello Statuto, poi essi stessi le violano, a loro piacimento come se lo Statuto fosse un menù dal quale scegliere le pietanze preferite.
Nel comunicato diffuso si leggono alcune affermazioni che contrastano con i fatti:
A) Il Consigliere Mirco Gallerani con l’occupazione della sala consigliare avrebbe impedito che si potesse svolgere regolare attività amministrativa, mentre la sala in questione non era adibita ad alcuna attività amministrativa;
B) I carabinieri sono intervenuti su richiesta della magistratura dell’ente, in quella circostanza si regolarmente convocata, ma si sono ben guardati dal fare quello che i magistrati Massimiliano Borghi e Fausto Gallerani avrebbero voluto: lo sgombero con la forza del consigliere Mirco Gallerani ed anzi si sono prodigati perché si giungesse ad un accordo;
C) La relazione di un legale, commissionata da una parte della magistratura dell’ente di cui fanno parte gli stessi Borghi Massimiliano e Gallerani Fausto, parla di una possibile OGGI incompatibilità di un magistrato e di un consigliere, situazione a loro ben nota e da loro stessi creata ed accettata da tempo nel più assoluto silenzio, mentre una relazione esistente da tempo esclude perentoriamente,  questa incompatibilità; la conseguenza sarà che prima di procedere occorrerà acquisire una terza relazione come “parere pro-veritate” e ciò comunque non era un motivo di rinvio per il bilancio consuntivo.
D) L’affermazione che la Regione non è più l’autorità di tutela della Partecipanza, a seguito della Legge N. 168 del 2017, è un’affermazione strumentale e di comodo per sottrarre il loro operato dal legittimo controllo, in quanto pende presso il TAR un giudizio su questo e solo dopo il pronunciamento del Tribunale si potrà stabilire se ciò è vero o meno.
E) L’affermazione sopra riportata è però al momento smentita dal fatto che la Regione, proprio nel pomeriggio in cui il consigliere Gallerani  “occupava” la sala consiliare ha inviato (su ulteriore sollecito del Gallerani stesso) una diffida affinché avvenisse l’adempimento della convocazione del consiglio per il bilancio consuntivo.
Pertanto,  al Consigliere Mirco Gallerani  esprimiamo piena solidarietà per la giustificata e civile protesta posta in atto e censuriamo l’operato arbitrario di coloro che abusano della loro posizione  definendosi ridicolmente “paladini della legalità”.

A nome è per conto dei Consiglieri Casoni Bruno, Borgatti Corrado, Gallerani Luigi, Folchi Pier Lorenzo, Tassinari Alessandro, Tassinari Roberto, Gilli Raffaele e Borgatti Renato