CARO BOLLETTE…non è tempo di giochetti. Mi rivolgo, come sempre, a tutti i pievesi ma questa volta mi piacerebbe che il mio messaggio arrivasse anche a quelle forze politiche che stanno pensando bene di far cadere il Governo…Da mesi, insieme alla mie colleghe e colleghi sindache e sindaci (di tutti i colori politici), sto gridando aiuto per far fronte alla concreta emergenza del “Caro bollette”. Emergenza che sta investendo le imprese e le famiglie ma che rischia di travolgere anche i bilanci dei Comuni italiani, che vuol poi sempre dire noi cittadini. Parliamo di Pieve di Cento: Abbiamo purtroppo previsto che nel 2022 per le bollette (luce e gas) il Comune dovrà spendere 250.000 € in più, ovvero il 50% in più del solito. Nel nostro bilancio di previsione eravamo riusciti a reperire 50.000 € in più. In corso d’anno è arrivato il primo decreto di aiuto dallo Stato di 30.000€. Questa settimana in Consiglio Comunale abbiamo approvato l’ “Assestamento di Bilancio” nel quale abbiamo reperito con nostre risorse ulteriori 40.000€ e abbiamo ricevuto il secondo aiuto da parte del Governo di 22.000 €.Facendo una botta di conti si conclude che ad oggi per coprire l’aumento di spesa previsto (e purtroppo confermato) da qui a fine anno mancano ancora circa 110.000 €.Noi ci rimbocchiamo le maniche, facciamo gli sforzi che è necessario fare, sacrificheremo risorse che avremmo potuto usare per fare altro e lavoreremo per RISPARMIARE ENERGIA! Ma, soprattutto noi piccoli Comuni, da soli non ce la possiamo fare. Quindi sarebbe il caso che non ci fosse qualcuno a cui salta in mente di far cadere un Governo adesso. Proprio adesso che questo Governo deve invece lavorare anche per fermare questa odiosa speculazione energetica (aggravatasi con la tragedia della guerra in Ucraina) e nel frattempo aiutare imprese, famiglie e Comuni (come, se pur parzialmente, sta facendo).Quando Draghi avrà finito il mandato affidatogli da Mattarella, voteremo ed eleggeremo un nuovo Governo, ma per favore adesso chi vuole fare giochetti vada a farli a casa propria e non sulla testa di tutti noi. Tornando a Pieve, a dimostrazione che tutto questo non è uno scherzo, avrete sicuramente notato come da qualche settimana l’illuminazione pubblica si accende un po’ tardi e si spegne un po’ presto… Ebbene è una misura che abbiamo ritenuto necessaria per risparmiare energia: abbiamo impostato i temporizzatori in modo tale che l’illuminazione su tutta Pieve si accenda mezz’ora dopo il tramonto e si spenga mezz’ora prima dell’alba. Vi assicuro che 1 ora al giorno qualcosa vuol dire in termini di consumo, e crediamo che sia ancora sopportabile in termini di comfort e sicurezza. Stiamo pensando anche ad altre soluzioni come spegnere i monumenti nelle ore centrali della notte (un po’ più complicata ma fattibile) e, come ho annunciato in Consiglio Comunale, vogliamo realizzare un importante intervento di sostituzione di tutte le luci nel quartiere dell’ex Lamborghini convertendole tutte a LED (è quasi l’unica zona di Pieve in cui non l’abbiamo ancora fatto). No, proprio non è tempo di giochetti.