Tra poco più di settimane anche a Cento, come in tutta Italia, i cittadini saranno chiamati a esprimere il loro giudizio sui referendum della giustizia. A lanciare un appello al voto è il coordinatore comunale della Lega, Luca Cardi, che è il partito promotore dei cinque quesiti referendari:
“Dobbiamo rompere il muro del silenzio che si è costruito intorno a questi referendum. E proprio per questo motivo saremo in Piazza del Guercino Sabato 28 Maggio dalle 10 fino alle 12 con un banchetto informativo. La Giunta di Cento sembra invece aver dimenticato di informare le forze politiche della scadenza per richiedere gli spazi per le affissioni elettorali, che quindi nel nostro comune non ci saranno. Con il conflitto in atto, con l’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dei beni di consumo non è facile parlare di giustizia penale, ma gli elettori devono sapere che quella di Domenica 12 Giugno è un’occasione storica per dare alla giustizia una svolta importante, rendendola più giusta e moderna. Con cinque SI daremo più tutele a sindaci e amministratori locali abolendo l’automatismo previsto dalla Legge Severino, che sospende automaticamente gli amministratori dopo una condanna di primo grado, in tantissimi casi ribaltata nei successivi gradi di giudizio. Metteremo un freno gli abusi della custodia cautelare, che da strumento di emergenza è stato trasformato in una forma anticipatoria della pena. Attueremo la separazione delle carriere dei magistrati dicendo stop alle porte girevoli per ruolo e funzioni: i magistrati dovranno decidere ad inizio carriera se intraprendere la funzione di Pubblico Ministero o quella di Giudice. Avremo poi una equa valutazione dei magistrati, che non possono essere controllati solo da altri magistrati ma che saranno valutati anche da avvocati e professori universitari in materie giuridiche, e infine andremo a riformare il CSM mettendo uno stop allo strapotere delle correnti. I quesiti possono sicuramente sembrare complicati, la data unica di Domenica 12 Giugno non è la più favorevole, ma non dobbiamo avere paura di dire si al cambiamento necessario: rinunciare a mezz’ora di mare per andare a votare e dire si ad una giustizia giusta ed equa per tutti è un sacrificio che possiamo e dobbiamo fare.”
In foto: il coordinatore comunale della Lega, Luca Cardi, e il leader della Lega Matteo Salvini.