Sabato 30 Aprile presso il Giardino del Gigante a Cento avrà luogo l’iniziativa “Il Giardino del Gigante è nostro”, una giornata di attività e laboratori co-progettata da Comune di Cento e associazioni centesi quale azione sperimentale riguardante la creazione di vicinati di comunità attivi, all’interno del Progetto europeo sulla partecipazione “URBACT – Active Citizens“.
In risposta a ripetuti atti vandalici contro Il Giardino e le sue splendide opere, la giornata verrà dedicata a questo parco nel cuore della Città di Cento, che rappresenta un luogo di bellezza e di contemplazione ma anche una risorsa da vivere e da scoprire da parte di tutta la comunità.
Dalle 15.00 alle 19.00 si svolgeranno numerosi laboratori artistici e musicali, esibizioni e varie attività per bambini e adulti. Inoltre sin dalla mattina (dalle 10.30 alle 13.30) verrà allestita una postazione del Comune di Cento per interpellare i cittadini e individuare insieme con loro possibili attività per valorizzare il parco e renderlo un luogo vivo di aggregazione e di intrattenimento a disposizione di tutti. La giornata sarà inoltre finalizzata alla creazione di un comitato di cittadini attivi per la cura del Giardino del Gigante. il comitato potrà dare il proprio supporto per monitorare il Giardino, segnalare agli uffici competenti i necessari interventi e provvedere personalmente alla sua manutenzione con piccole azioni di cura.
Come afferma l’assessore all’associazionismo Vito Salatiello “è precisamente questo il senso della giornata e dell’intero progetto in cui l’iniziativa è inserita: sperimentare momenti di co-progettazione, di ascolto e di coinvolgimento attivo dei cittadini. Si tratta di un bellissimo punto di partenza che può diventare una grande dimostrazione di cittadinanza attiva. Partiamo simbolicamente da un luogo che chiede di essere vissuto e curato per offrire l’occasione di mettere in campo i nuovi strumenti di volontariato civico individuale, recentemente entrati in vigore col nuovo regolamento e che sono un ottimo veicolo per promuovere la cura collettiva dei nostri luoghi”