L’ASSISTENZA E’ IN OGNI DISTRETTO E IL SERVIZIO E’ GRATUITO
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Nel mese dedicato alle donne di AUSLFE c’è anche il tema legato al problema della violenza di genere. Un problema complesso e legato a questioni che sono di tipo culturale e sociale. Un problema da affrontare anche e soprattutto attraverso l’intervento e il recupero degli uomini maltrattanti. Da questa forte consapevolezza il programma di trattamento per gli uomini autori di violenza si diffonde in provincia di Ferrara, grazie all’istituzione del Centro LDV “Liberiamoci dalla Violenza”.
Il Centro pubblico, attivato dall’Azienda USL di Ferrara da gennaio, è il punto di accoglienza e trattamento per gli uomini autori di comportamenti violenti verso le donne a cui sono o sono stati sentimentalmente legati.
L’obiettivo primario è quello di incoraggiare tali uomini ad adottare comportamenti non violenti e prevenire il rischio di ricadute. E questo è possibile avviando con loro un percorso di auto-consapevolezza ed accompagnamento al cambiamento, senza prescindere – ovviamente – dalla garanzia di protezione alle donne e ai bambini vittime di violenza.
Il progetto è nato grazie a un co-finanziamento dalla Regione Emilia Romagna e dall’AUSL di Ferrara efunziona grazie all’impegno del gruppo di coordinamento locale composto dal direttore delle Attività socio-sanitarie Franco Romagnoni (responsabile), dai dirigenti del Servizio salute donna Demetrio Costantino e Antonella Beccati. Ci sono anchela referente aziendale per la medicina di genere Valentina Buriani e la responsabile del Servizio di psicologia “Cure Primarie” Cristina Meneghini, a cui il centro afferisce funzionalmente.
Il centro funziona con gli psicologi e psicoterapeuti Matteo Pio Ferrara e Anna Ruggeri, chedopo una formazione dedicata al fenomeno della violenza di genere oltre che sui modelli di intervento più appropriati a favorire il cambiamento, sono pronti ad accogliere le richieste degli utenti.
Le attività prevedono anche un ampliamento e consolidamento della rete di collaborazione ed integrazione con altri servizi socio-sanitari pubblici e del privato sociale (centri anti-violenza, forze dell’ordine e gli altri soggetti che a vario titolo sono impegnati nel contrasto alla violenza di genere).
Si aggiungono le azioni di promozione della cultura non violenta nella relazione tra i generi, con interventi di prevenzione in collaborazione con lo Spazio giovani.
Il servizio è collocato nei Consultori Familiari di tutti i distretti aziendali, all’interno delle Case della salute di Bondeno, Comacchio, Codigoro, Portomaggiore e Copparo.
Sulla violenza di genere interviene anche la direzione Ausl che afferma: “E’ un fenomeno che presenta una tragica costanza nel tempo e ha una diffusione trasversale che tocca culture e classi sociali diverse. Per tale motivo richiede un approccio su più fronti per la tutela delle donne”.
Dichiarazioni che sottolineandol’importanza di investire nell’educazione, nella prevenzione e nel trattamento, anche attraverso “l’apertura del centro LDV nei territori dove emerge di più la fragilità su questo tema e dove tutti gli uomini possono chiedere un aiuto e in maniera del tutto gratuita, volontaria e spontanea affinché possa essere intrapreso un percorso di cambiamento attraverso la presa di coscienza della responsabilità che hanno avuto nell’adottare quel comportamento di maltrattamento fisico e/o psicologico ma anche sessuale, economico e così via”
Al Centro si accede volontariamente e, va ribadito, in modo gratuito. L’accesso prevede anche la possibilità di richiedere un primo appuntamento tramite telefono o via e-mail. Risponderanno direttamente gli psicologi del Centro.