In questi giorni abbiamo assistito ad una offensiva mediatica da parte del Presidente dimissionario
(Oliviano Tassinari) e di colui che ambirebbe esserne il successore (Massimiliano Borghi).
Oliviano Tassinari attraverso un’intervista pubblicata da un quotidiano provinciale di domenica 9 gennaio ha scaricato ogni responsabilità del suo operato su altri, mentre Massimiliano Borghi, con un articolo non firmato apparso su un free-press locale, ha magnificato l’operato del presidente uscente.
Un gioco di coppia che ricorda quello del cuoco e del cameriere al momento di servire il piatto in tavola.
Entrambi hanno basato il loro racconto omettendo parte del contenuto della portata, falsando quindi la qualità del prodotto servito: poco filetto, molto doppione e tante frattaglie, vendute come solo filetto.
Veniamo alle osservazioni più rilevanti:
1. Il bilancio di previsione 2022 è stato approvato grazie all’alto senso di responsabilità delle opposizioni che, partecipando al voto (pur sempre contrario), non hanno fatto mancare il numero legale alla votazione, che ha visto 9 voti a favore, 7 contrari e 2 che non hanno partecipato al voto.
Se i 7 contrari non avessero anch’essi partecipato al voto, sarebbe mancato il numero legale per approvare il bilancio e va sottolineato che non esiste più una maggioranza consigliare che sostiene l’amministrazione.
La mancata approvazione del bilancio avrebbe aperto immediatamente una procedura di diffida da parte della Regione, che in questo momento ha già affidato alla propria avvocatura una procedura di contestazione perché la Partecipanza si sarebbe sottratta agli obblighi di controllo da parte dell’organo di tutela, ovvero la Regione stessa, in merito al regolamento sulla divisione dei capi.
2. Oliviano Tassinari ha lamentato che “L’ENTE NON HA FATTO IL SALTO DI QUALITA’ DIVENTANDO UN’ARENA NELLA QUALE SI CERCA DI DARE RIVALSA ALLE PROPRIE FRUSTRAZIONI, A CONFLITTI PERSONALI, A RENDITE DI POSIZIONE”, ma chi ha creato questa situazione se non lo stesso Presidente, cucendo una maggioranza costruita sulle ambizioni personali, sue comprese, ed escludendo consiglieri di qualità, con ciò preferendo la servizievole incompetenza alla attenta critica costruttiva.
3.Oliviano Tassinari ha sostenuto che da subito si è adoperato in una divisione in cui non vi era nulla di preparato , ma se ciò fosse stato vero, a chi va attribuita questa situazione? Troppo comodo “sparare” nel mucchio senza fare nomi, cognomi e responsabilità soggettive ed oggettive!!! Lui stesso era al governo all’atto della iscrizione preliminare nel 2014, sempre Lui era l’addetto alla riforma statutaria nel 2013 ma non ha portato nulla di innovativo ed utile in previsione delle divisioni stesse creando non pochi problemi al rispetto delle normative!!! In questa situazione invece di coinvolgere tutto il Consiglio nel delicatissimo passaggio delle assegnazioni dei terreni ha iniziato un assurdo braccio di ferro in Consiglio con le opposizioni, con la stragrande maggioranza dei Capisti assegnatari e, non contento, pure con la Regione!!! Tra l’altro, pendono ancora esposti per il mancato rispetto delle norme statutarie, sia in Regione che presso la Procura della Repubblica… 4. Oliviano Tassinari si compiace di avere assegnato il terreno a 130 famiglie di agricoltori partecipanti, ma teniamo presente che le Famiglie Partecipanti a pieno diritto sono quasi 1800, quindi nella stragrande maggioranza i Capisti sono stati delusi nelle aspettative a loro presentate (su carta intestata della Partecipanza) all’atto della iscrizione definitiva.
5. Oliviano Tassinari ha dichiarato: “… fortunatamente come hanno evidenziato i Revisori dei Conti le carenze del passato si stanno superando …”, ma noi crediamo per lasciare posto a nuove e più pressanti carenze, create da una divisione che ha visto l’Ente in un ruolo sbagliato.
Su questo si attende per il prossimo maggio la relazione dello stesso Collegio Sindacale, che evidenzierà se l’utilizzo del patrimonio è stato corretto.
In conclusione, Oliviano Tassinari ha lasciato l’Ente in una situazione gravissima, con contenziosi aperti con la Regione, con esposti rivolti all’Autorità giudiziaria per il mancato rispetto delle norme statutarie, con la stragrande maggioranza dei Capisti insoddisfatti della divisione, delle tasse collette raddoppiate in tanti casi in maniera immotivata, un territorio in situazione precaria, un bilancio di previsione che ha raggiunto cifre astronomiche e di non semplice gestione amministrativa.
Cento 13-01-2022
Documento condiviso dai Consiglieri delle liste:
LA CASA DEL PARTECIPANTE: Bruno Casoni, Borgatti Corrado, Gallerani Luigi, Folchi Pierlorenzo
PARTECIPANZA ATTIVA: Alessandro Tassinari, Mirco Gallerani, Renato Minelli
PRIMA DI TUTTO LA DIVISIONE: Gilli Raffaele, Renato Borgatti