e.
“Ho deciso responsabilmente confermando la mia piena disponibilità a una candidatura che non è mai stata autoreferenziale ma anzi mi è stata chiesta dal centrodestra in tempi non sospetti. Ora come allora mantengo quindi la parola data”, esordisce quindi Lodi.
“La mia candidatura”, prosegue il primo cittadino di Terre del Reno, “vuole essere l’espressione di tutti i consiglieri comunali civici del centrodestra della nostra provincia, dai quali in questi ultimi giorni ho ricevuto parole di stima e di sostegno e proprio con i quali vorrei cercare la soluzione ai tanti problemi che affliggono il nostro territorio”. Il tutto “senza dimenticare anche tutti coloro che politicamente la possano pensare in modo diverso da noi: il campanilismo dei territori e dell’appartenenza politica va superato per amministrare nel modo migliore ed affrontare le sfide dello sviluppo dei progetti del patto per il lavoro e per il clima e di conseguenza intercettare i fondi per gli investimenti previsti dal PNRR”.
“Sono consapevole che il lavoro che aspetta il prossimo presidente sarà complesso”, conclude Lodi, “ma è per questo che la mia esperienza maturata in quattro mandati — da assessore, vicesindaco e sindaco — mi sarà utile, così come le deleghe all’istruzione e ai lavori pubblici che sono le competenze cardine dell’ente provinciale di oggi. Nel frattempo sono orgoglioso di poter dire che nel Comune che amministro stanno venendo completate le ricostruzioni post-sisma e la gestione della fusione nel mezzo di una pandemia: con la mia giunta ho gestito 35 milioni di opere pubbliche e Terre del Reno è il capofila per l’alto ferrarese del progetto sovracomunale della Ciclovia del Reno. Tutto questo mi incoraggia nell’affrontare questa nuova sfida”.