Cento, 21 Settembre 2021
Gentile Direttore,
Siamo i genitori dei giovani atleti di Acqua Time, la società di nuoto agonistico di Cento
nata nel 2000 dalla fusione di Polisportiva Centese, Centese Nuoto e GPS Nuoto.
Intendiamo esprimere il nostro personale disappunto su quello che sta succedendo
nei riguardi degli atleti centesi per mano del gestore della piscina comunale di Cento
(Nuova Sportiva), in particolare per segnalare e denunciare la situazione non più
sostenibile che si sta protraendo da diverso tempo.
Acqua Time per il noleggio delle corsie è sempre riuscita a trovare accordi con la
gestione, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della disponibilità
degli spazi acqua, anche e soprattutto nell’interesse degli atleti. Purtroppo ci risulta
che con l’arrivo della nuova dirigenza di Nuova Sportiva, tale possibilità sia divenuta
progressivamente sempre più complessa, fino a divenire insostenibile anche e
soprattutto dal punto di vista finanziario. La società che ha in gestione la piscina (che,
ricordiamo, è comunale), dapprima si è accordata con Acqua Time per un aumento
progressivo della tariffa per gli spazi d’acqua poi, nel 2020, in barba ad ogni accordo,
ha unilateralmente aumentato in maniera esorbitante la cifra per il noleggio delle
corsie. Acqua Time, comprendendo la problematica anche legata alla situazione
COVID e per garantire ai propri atleti la continuità degli allenamenti, ha accettato
l’aumento, non immaginando che dopo solamente una settimana ci sarebbe stato un
ennesimo aumento delle tariffe.
Il Comune di Cento ha più volte incontrato il gestore arrivando in ultimo a fare da
mediatore, proponendo a Nuova Sportiva una tariffa superiore a quella concordata in
precedenza, proposta che ad oggi NON è stata purtroppo accettata. Gli atleti, che
avrebbero già dovuto essere in acqua ad allenarsi, si ritrovano ancora senza
possibilità di utilizzare la piscina, che non finiamo di sottolineare, a Cento c’è ed è
pubblica!
Per tutto lo scorso anno noi genitori abbiamo macinato chilometri e chilometri tra San
Pietro in Casale, Bologna e San Giovanni in Persiceto (le uniche piscine disponibili ad
un prezzo ragionevole) pur di continuare a far praticare ai ragazzi lo sport che amano
e per il quale da anni stanno facendo sacrifici tutti i santi giorni, conciliando impegni
scolastici e non con uno sport che richiede particolare dedizione e costanza.
È evidente ed inconfutabile che non si vuole dare a questi ragazzi la possibilità di
svolgere la loro attività agonistica a Cento, solo ed esclusivamente per prese di
posizione nei confronti di Acqua Time o, forse, per indurre i giovani atleti a cambiare
“spontaneamente” società sportiva, in assenza di alternativa.
In ultimo, ma non certo di importanza, non si tralasci il fatto che le ragazze e i ragazzi
di Acqua Time sono giovani adolescenti e riteniamo assolutamente inopportuno
togliere loro la possibilità di praticare lo sport che amano e che li tiene impegnati in
maniera sana ed educativa, in questa fase delicata della loro vita.
Qui non si parla di politica, e noi non vogliamo assolutamente che la questione venga
strumentalizzata per propaganda politica, ma lo sport deve essere un diritto per tutti;
gli atleti, a qualunque squadra appartengano, agonistica e non, dovrebbero avere tutti
la stessa identica possibilità di potersi allenare a casa loro, cosa che ahimè i nostri
ragazzi attualmente non hanno!
Non siamo più disposti a tollerare questa situazione e speriamo vivamente che ci
possa essere al più presto un riscontro positivo e duraturo nel tempo per non ritrovarci
il prossimo anno punto e a capo. Non vogliamo ulteriori indugi che causano
allungamenti consapevoli dei tempi di ripresa per i nostri ragazzi, lasciando loro stessi
e le nostre famiglie nell’incertezza totale.
Cordiali saluti
I genitori degli atleti Acqua Time